"Pedopornografia, otto video in una cartella"

Un uomo di 46 anni a Ferrara è accusato di detenzione di materiale pedopornografico. Le indagini della polizia postale hanno portato alla scoperta di 22 file sospetti provenienti dagli Stati Uniti. Il processo è in corso con ulteriori testimonianze attese il 14 novembre.

Dagli Stati Uniti partì la segnalazione per ventidue file dal contenuto pedopornografico. I successivi accertamenti della polizia postale portarono a scoprire due cartelle di Telegram con otto video dello stesso tenore. È quanto emerso ieri mattina nel corso del processo che vede imputato un uomo di 46 anni, accusato di detenzione di materiale pedopornografico.

In aula sono stati ascoltati gli agenti della polizia postale che hanno svolto le indagini. I poliziotti hanno parlato della perquisizione svolta a carico dell’imputato, dalla quale sono spuntati uno smartphone e un mini cellulare. I passi successivi sono stati quelli che hanno appunto portato alla scoperta dei video che ritraevano scene di sesso "tra adulti e bambini di età compresa tra i quattro e dieci anni". La testimonianza è partita però dall’attività di perquisizione, iniziata nella casa in cui si pensava si trovasse l’indagato (dove però non viveva più) e conclusa nell’abitazione dei genitori, dove sono appunto stati trovati l’uomo e i due telefonini.

Gli agenti hanno poi specificato la natura del materiale rinvenuto. Per quanto riguarda i ventidue file su Google Drive, erano presenti soltanto gli screenshot. Per quanto riguarda invece gli altri otto, il primo testimone ha parlato di "due chat con cui sono stati scaricati i video che poi sono stati inoltrati". Il caso tornerà in aula il 14 novembre per ascoltare altri testimoni.

Il processo sul presunto giro di file pedopornografici, come anticipato, ha preso il via da una segnalazione partita da oltre Atlantico. Da quell’input relativo a un computer e un indirizzo IP scattato dagli Stati Uniti, la polizia postale ha avviato un’ampia indagine in tutta Italia. Sotto la lente è finito un giro di pedopornografia che è arrivata a lambire anche il ferrarese di 46 anni, ora a processo per detenzione di materiale pedopornografico.

f. m.