REDAZIONE FERRARA

"Quartesana, paese isolato: serve più ascolto"

Proseguono gli incontri con la cittadinanza del gruppo consiliare del Pd di Ferrara. Sabato mattina, i consiglieri Segala, Conforti e...

I consiglieri del Pd Segala, Conforti e Proto, su invito di Dario Capatti, hanno incontrato un nutrito gruppo di residenti

I consiglieri del Pd Segala, Conforti e Proto, su invito di Dario Capatti, hanno incontrato un nutrito gruppo di residenti

Proseguono gli incontri con la cittadinanza del gruppo consiliare del Pd di Ferrara. Sabato mattina, i consiglieri Segala, Conforti e Proto, su invito di Dario Capatti, hanno incontrato un nutrito gruppo di residenti in una sala di via Ponte Rigo a Quartesana. Ed è proprio Ponte Rigo il tema che da subito scalda gli animi: "Una via abbandonata – spiega il Pd – funestata dall’ammaloramento del ponte, dagli stalli per la raccolta differenziata che diventano discariche a cielo aperto, sino al problema degli allagamenti qualche centinaio di metri dopo il ponte. Qui, la pendenza della strada provoca un deflusso delle acque direttamente nei garage e nei piani terra". Secondo il Pd, "Quartesana sembra un paese abbandonato dall’amministrazione: un paese diviso in due da una pericolosa bretella come via Comacchio dove le auto sfrecciano a velocità sostenuta, senza alcuna protezione per i pedoni e presa d’assalto, assieme alle troppo strette vie limitrofe, dai grandi tir che servono le imprese agricole". Per questo, i residenti chiedono da tempo vie d’accesso adeguate ai mezzi in manovra e un’attenzione maggiore al ponte, dove il canale ha ’mangiato’ gli argini e sull’asfalto si sono aperte profonde buche che fanno pensare che prima o poi la strada cederà. "Una residente, che vive al di là del ponte – spiegano i consiglieri – ha raccontato che quando è stato chiuso doveva percorrere 10 km per andare in piazza oppure andare a piedi, ma a piedi è davvero pericoloso". Altro problema: a Quartesana non arriva nemmeno un autobus, esiste un servizio di taxibus a chiamata ma non è sufficiente. "Pensate a quanti professionisti e studenti potrebbero scegliere di vivere a Quartesana se non ci tenessero così isolati", ha aggiunto un professionista del campo sanitario. "Abbiamo toccato con mano le difficoltà concrete che i residenti affrontano – raccontano i consiglieri – . Perché continuare a parlare di frazioni al centro se allo stato dei fatti questi cittadini in realtà si sentono periferici e abbandonati? Come spesso accade, la distanza tra il narrato e il reale è inpressionante". In modo provocatorio, ma non troppo, suggeriscono delle sedute del consiglio comunale itineranti, "magari – precisano – prima di votare l’ennesima variazione di bilancio per l’ennesimo evento, i nostr colleghi rifletterebbero su come i fondi potrebbero essere spesi meglio per rendere la qualità della vita delle comunità periferiche più dignitosa, per invertire la tendenza allo spopolamento, per fare in modo che chi vive in frazione, per scelta o per necessità, non si senta un cittadino di serie b". L’impegno è di tornare a breve dopo alcune verifiche con gli Enti competenti (provincia, Tper, Ami, Consorzio di bonifica) e con gli uffici comunali: "Sperando – chiosano i consiglieri Pd – che queste verifiche ci siano permesse visti i continui ostacoli illegittimi posti dall’amministrazione, alla nostra attività di controllo e ispettiva".