CENTO
Con l’approvazione in consiglio comunale del permesso alla presentazione del piano particolareggiato, è stato messo un punto iniziale per la riqualificazione dell’area Sim Bianca di proprietà privata. Si tratta del primo gradino perché, come spiegato dall’assessore Rossano Bozzoli, la proprietà dovrà poi redigere un progetto che sarà messo al vaglio della conferenza dei servizi e sollo a via libera di tutti gli enti coinvolti, si potranno iniziare i lavori. Delibera che ha destato qualche perplessità dell’opposizione, non per la bontà dell’oggetto e cioè la riqualificazione di un’area abbandonata dal 1991, degradata e con la presenza di microcriminalità ma per il contenuto tecnico del documento, mancante nella parte del deliberato, secondo Beatrice Cremonini di alcune integrazioni ‘necessarie e in tutela per evitare futuri problemi’ tra le quali i 3500 mq da destinare a parcheggio pubblico e 200 mq da cedere al comune, espresso nel datato Prg ma anche verifiche sulla bonifica dell’area’ richiedendo il ritiro della delibera per ripresentarla modificata. Quesiti e richiesta condivisi anche dal resto dell’opposizione e da Marco Pettazzoni incassando però il no di sindaco e Bozzoli.
"Non è necessario se già indicato in Prg – dicono – e l’aspetto ambientale sarà Arpae in conferenza dei servizi a dare il suo parere". Opposizioni che hanno lamentato nuovamente il ‘mancato coinvolgimento e informazioni nonché che un documento così importante sia arrivato a 48 ore dal consiglio quando la stessa amministrazione ha detto di esserci al lavoro da 2 anni con la proprietà’. Con il voto della maggioranza e di Orgoglio Centese è stato approvato il documento con le linee di indirizzo da seguire. A quanto pare, al momento il privato avrebbe indicato due scenari di riqualificazione, uno che prevedrebbe una ricostruzione prettamente residenziale con la presenza di spazi per il commercio al dettaglio e l’altro misto, cioè con residenziale, ricettivo, commercio, sociosanitario con senior housing e poliambulatori. Poi le interrogazioni iniziando con la questione delle offese alla Caldarone, non ancora cancellate dalla pagina del sindaco.
Laura Guerra