Terremoto e rinascita. Riapre la chiesetta delle suore: "A maggio torna il fioretto"

Inaugurato dopo l’opera di ristrutturazione l’Oratorio di Paioli, già chiesa del Crocifisso. Al lavoro la Galliera Costruzioni, progetto dell’Arcidiocesi finanziato per 150mila euro.

Terremoto e rinascita. Riapre la chiesetta delle suore: "A maggio torna il fioretto"

Terremoto e rinascita. Riapre la chiesetta delle suore: "A maggio torna il fioretto"

Ritorna tutti i giorni, il ‘fioretto’ nel cuore di un paese che per la prima volta, da dopo il terremoto, potrà di nuovo, nel mese di maggio, recitare il rosario nella ‘chiesetta delle suore’. E’ chiamato da tutti così perché è affidata alla cura delle Suore Figlie di San Francesco di Sales che gestiscono la Scuola Materna nella vicina via Borgo Paioli. Alla vigilia del mese Mariano è stato riaperto domenica, dopo i lavori di ristrutturazione l’ "Oratorio di Paioli già chiesa del Crocifisso" che si trova in viale Repubblica a Bondeno.

Una preghiera, la benedizione, i racconti delle origini e dei lavori della chiesetta di fronte a tantissimi fedeli, alle autorità civili e militari, ai bambini in una domenica che si è conclusa con un rinfresco curato con affetto e generosità dalle suore che hanno ospitato la comunità. Ci ha lavorato per circa un anno e mezzo la Galliera Costruzioni di Bondeno, su un progetto dell’ Arcidiocesi di Ferrara e Comacchio finanziato per circa 150 mila euro dai fondi della ricostruzione. E’ stato proprio l’ingegnere Marco Galliera a raccontare i lavori e la storia di questo angolo di fede e di spiritualità: "E’ un vero piacere che dopo il terremoto si sia potuto giungere alla riapertura dell’ "Oratorio di Paioli, già chiesa del Crocifisso" luogo di fede tanto caro alla collettività – ha detto –. La storia di questo edificio religioso si perde nel tempo. Anticamente in questo punto, esisteva un capitello addossato ad un ponte sul fiume Burana che qui scorreva prima di gettarsi in Panaro tramite la chiavica Bova nei pressi della Chiesa dell’Addolorata". La chiesetta fu ricostruita e allargata nel 1668. Passato alla proprietà della chiesa parrocchiale, ha accolto anche una scuola di cucito per fanciulle poi una scuola materna aperta da monsignor Ulisse Gardenghi. La chiesetta fu poi restaurata e dedicata alla B.V. di Lourdes, statua collocata in una grotta sull’altare maggiore. Fino ai primi del ‘900 esisteva, accanto all’oratorio, un orfanotrofio denominato "Casa di San Giuseppe". Galliera ha poi ricordato e ringraziato "tutti coloro che hanno contribuito a ristrutturare questo edificio" partendo da don Marcello Vincenzi. Il terremoto aveva danneggiato all’arco trionfale e all’arco della cappella laterale; evidente era il distacco della facciata dalle pareti perimetrali; il campanile aveva perso parte della sommità della cuspide ornata dalla croce e dall’immagine di Sant’Elena. Ora questo luogo di culto è tornato a essere fruibile dopo la ristrutturazione.

Claudia Fortini