Incubo traffico. In Via del Fitto, ad Argenta, non si dorme praticamente più. "Viviamo dalle 24 sino alle 3 di prima mattina: poi camion e bilici che viaggiano a tutto gas, nonostante il divieto di accesso, sistematicamente ignorato, Ed infine un aumento esponenziale del numero di auto, che vi transitano ormai perennemente". E’ in sintesi il grido di allarme lanciato dai residenti di quella strada di periferia, ma che assorbe pericolosamente tutta la viabilità in entrata ed uscita dalla rotatoria della Statale 16. Svincolo da cui dovrebbe partire l’ultimo tratto della Statale, sino a San Biagio-Ponte Bastia. Sei chilometri di asfalto, il cui cantiere era già pronto, ma che poi è stato di recente stoppato da una sentenza del Tar, che dà ragione al ricorso avanzato da alcuni frontisti di quelle ultime poche centinaia di metri, in tema di impatto ambientale. Via del Fitto sconta anch’essa le stesse problematiche che si lamentano lungo il vecchio percorso di quel tragitto: Tir che sfrecciano notte e dì e ad alte velocità, danni alle case con crepe nei muri anche orizzontali, rischi per l’incolumità delle persone e per le attività commerciali, rumori ormai insopportabili, fumi di scarico inquinanti e cattivi odori.
"E’ larga quattro metri – spiega il portavoce dei dirimpettai Massimo Camanzi – passa in mezzo alle abitazioni, non è adatta a sopportare il traffico pesante o turistico. Nei fine settimana è impossibile uscire di casa senza rischiare di essere investiti. Non è inusuale che i veicoli, anche mezzi pesanti ed ingombranti, improntino manovre e retromarce nei cortili privati". Il timore è anche qui che prima o poi ci scappi qualcosa d’altro. Ma c’è di più: "Il passaggio a livello spesso chiuso provoca lunghe code di mezzi fermi in attesa dell’arrivo del treno sino al cimitero, creando non pochi disagi alla circolazione". Che fare dunque? Ecco che spunta l’ipotesi di far indicare da Google Maps un percorso alternativo, attraverso via Sant’Antonio. "Mi auguro – aggiunge Camanzi – che il sindaco cambi idea ed intervenga seriamente per portare avanti questa proposta".
Nando Magnani