MARIO BOVENZI
Cronaca

Viaggio nella frazione più piccola: "Questo è il paese delle vedove. Chiesa e market, è tutto chiuso"

Parasacco con i suoi 40 abitanti, secondo l’ultimo aggiornamento Istat, è il borgo più spopolato. La residente: "Bambini? Credo solo due". Qui staziona il furgone del Comune per dare un aiuto.

Parasacco con i suoi 40 abitanti, secondo l’ultimo aggiornamento Istat, è il borgo più spopolato. La residente: "Bambini? Credo solo due". Qui staziona il furgone del Comune per dare un aiuto.

Parasacco con i suoi 40 abitanti, secondo l’ultimo aggiornamento Istat, è il borgo più spopolato. La residente: "Bambini? Credo solo due". Qui staziona il furgone del Comune per dare un aiuto.

Ha appena consegnato una confezione di pastiglie per fermare l’invasione delle zanzare. "Ogni tanto viene qualcuno, ci chiedono informazioni, aiutiamo a compilare i documenti, fanno segnalazioni sul loro paese, strade, erba da tagliare", Vittorio Torta, al collo la fascetta con il nome, è nel vano del suo ufficio mobile, il furgone parcheggiato accanto alla chiesa. Dalle 8,30 alle 10, in attesa di qualche residente, pronto a dare una mano dal suo sportello Urp. "Così siamo più vicini agli anziani, a chi non hai più l’auto per andare a Ferrara, la patente per poter guidare perché è avanti con gli anni", spiega. E’ un progetto del Comune. Nei prossimi giorni farà tappa in qualche altro borgo di case, poi di nuovo lì. "Le prossime soste saranno Denore, Villanova. Siamo in tutte le frazioni".

Parasacco, 40 abitanti, la chiesa è chiusa, la scuola dall’altra parte della strada non c’è più, l’edificio è screpolato. Fino a qualche anno fa c’era un market, giù la serranda. E’ diventato una casa, dipinta di verde, un po’ di giardino, ci abita una famiglia. "Era una bella comodità, aveva di tutto. Potevi anche spedire un telegramma. Adesso dobbiamo spostarci per andare a fare la spesa", Maddalena Cavallini, 81 anni, abita in una delle case vicino a un parchetto, c’erano anche i giochi per i bimbi. Poi i giochi sono spariti, i bimbi quasi. "Credo siano solo due. Sono i figli di una coppia che abita lì", e guarda oltre la strada, via del Platano. L’arteria che attraversa la frazione, solitaria main street. Il market era in via dei Sospiri, quegli degli anziani che devono chiamare figli e nipoti per andare a fare la spesa. Maddalena va al supermercato, a Final di Rero. "Mia nipote mi accompagna in auto, è tanto brava", dice. Una pausa, si guarda attorno. "Ormai siamo diventati il paese delle vedove. Io ho perso mio marito, qui siamo tutte vedove. Si vedono, si frequentano, magari fanno qualche partita a carte, giocano a Bestia. Sono una decina, si vogliono molto bene tra loro. Io, se devo dire la verità, preferisco stare per conto mio. Mi manca mio marito, una vita al suo fianco, le mie amicizie erano le sue". Maddalena ha lasciato Ferrara per andare a Parasacco, vive lì da 20 anni. Davanti alla casa ha messo due sedie bianche da giardino, le ciotole per gatti e passerotti, ad ognuno secondo il suo appetito, a tutti secondo la bontà di Maddalena. Che scherza: "Il mio zoo". Vivevano a Quacchio, è stato il marito a volere quel trasloco. "Si era innamorato di questa casetta. A Quacchio avevamo tutto, negozi, servizi. La nostra casa era bellissima, una roba da cinema", racconta, un po’ di rimpianto. C’è la chiesa. E’ quella di San Carlo Borromeo. Viene già menzionata nel 1313. Era dedicata a San Leonardo, poi venne ricostruita e cambiò santo. "Ho fatto appena in tempo ad andare ad una messa, mi piaciono le funzioni religiose. Poi hanno chiuso, il parroco però ogni anno viene a benedire le case, si fa tutto il giro". Anche per andare in chiesa lascia Parasacco, va a Final di Rero, sempre lungo il Po di Volano ma in un altro comune, Tresigallo. Una svolta è appare il grande fiume, è sempre lì, i cambiamenti non lo toccano. C’era un platano alto quasi 15 metri, aveva tre secoli sulle spalle. Anche quello non c’è più, è stato abbattuto nel 2010. Non era tanto in salute. Un giorno passò per caso con il marito da quel borghetto, vide quella casa, la comprò. "Io sono nata a Ferrara, stavo a Quacchio. Come mi piaceva la mia bella casa".