CRISTINA RUFINI
Cronaca

"Violentò ripetutamente la nuora": settantaduenne finisce a processo

L’uomo è stato rinviato a giudizio per gli abusi che si sono protratti per più di due anni. La trentenne era spaventata dalle minacce di lui, che le avrebbe impedito di vedere i figlioletti

Uno sciopero femminista

Uno sciopero femminista

Ferrara, 24 maggio 2024 – Ha subito due anni di violenze sessuali e continue molestie dall’ex suocero. Per paura che le potessero portare via i figlioletti e perché lei, straniera, temeva che non sarebbe stata creduta se avesse raccontato quegli episodi così tremendi, viste anche le minacce che lo stesso ferrarese di 72 anni, le faceva se avesse osato raccontare tutto.

Ieri l’uomo è stato rinviato a giudizio per violenza sessuale aggravata. L’incubo per la trentenne è iniziato nel 2020, poco dopo il matrimonio contratto con il figlio del presunto aguzzino, e padre dei suoi bambini. Marito e moglie si erano conosciuti in precedenza, avevano iniziato la relazione ed era nato il primo figlio. Poi la decisione di sposarsi e di andare a vivere nell’abitazione dei genitori di lui. La nascita del secondo figlio e poi l’inizio dell’incubo: il suocero che approfittava di ogni momento che lei era sola per molestarla, per costringerla a rapporti sessuali completi e in altri momenti a palpeggiarla. Il tutto ‘condito’ dall’avvertimento che se si fosse azzardata a raccontare quei momenti fra di loro, avrebbe fatto in modo di non farle vedere più i bambini, perché tanto nessuno le avrebbe creduto. E lei ha ritenuto che questa ipotesi fosse reale, a tal punto da sopportare l’inferno per più di due anni, fino a luglio del 2023 quando ha deciso di andarsene via da casa e trovare rifugio da alcuni amici.

Via da quell’appartamento che aveva significato l’inferno, che invece avrebbe dovuto essere il luogo dove poter vivere con serenità il suo matrimonio. Niente di tutto questo. E neanche una volta uscita da quelle quattro mura, l’incubo era finito: l’ex suocero – secondo quanto ricostruito dal pubblico ministero Ombretta Volta che ha coordinato le indagini – ha iniziato a perseguitarla. A cercarla anche sul luogo di lavoro, per minacciarla e per molestarla. A quel punto la decisione del magistrato di chiedere una misura cautelare nei confronti del settantaduenne: misura di divieto di avvicinamento alla trentenne che è stata concessa. Ieri, nel corso dell’udienza preliminare, il gup Carlo Negri, ha disposto il rinvio a giudizio dell’ex suocero, con inizio del processo davanti al Tribunale in composizione collegiale per il 9 ottobre prossimo. La giovane straniera si è costituita parte civile nel procedimento, assistita dall’avvocato Gianni Ricciuti. Nei prossimi, giorni, infine è fissata l’udienza per la separazione dal coniuge.