CRISTINA RUFINI
Cronaca

Violenze sessuali e rapine in stazione. Palpeggiava anziani per derubarli. Condannata a sei anni e mezzo

La donna era stata arrestata all’inizio di maggio dalla squadra mobile dopo lunghe indagini. Dieci gli episodi contestati, tre i più gravi e uno nei confronti di un disabile fatto cadere a terra.

La trentenne condannata era stata arrestata a maggio scorso dagli uomini della squadra mobile

La trentenne condannata era stata arrestata a maggio scorso dagli uomini della squadra mobile

Avvicinava le proprie vittime con la scusa di chiedere un passaggio o di proporre rapporti sessuali a pagamento. In realtà era soltanto un trucco per derubarli. In alcuni casi, però, il tentativo sarebbe degenerato in vere e proprie aggressioni fisiche. In altre occasioni, addirittura in abusi sessuali consistiti nel palpeggiamento delle parti intime dei malcapitati. Ieri la trentenne straniera è stata condannata con rito abbreviato a sei anni e sei mesi di reclusione, per violenza sessuale e rapina. Il pubblicao ministero Stefano Longhi aveva chiesto otto anni.

L’arresto. La scoperta e conseguente arresto della giovane straniera risale a maggio scorso, dopo un’indagine condotta da Polizia ferroviaria e squadra mobile. Sotto la lente era finita una serie di episodi che si erano verificati nella ona della stazione ferroviaria tra la fine del 2023 e i primi mesi di quest’anno. Una decina di episodi accaduti nel cuore del quartiere Gad, tutti con lo stesso modus operandi e ai danni della stessa tipologia di vittime, perlopiù anziani. L’imputata – come era stato ricostruito nel corso degli accertamenti della polizia – avvicinava le proprie vittime con una scusa, derubandole poi del portafoglio. In un caso nel mirino sarebbe finito anche un invalido, al quale la donna avrebbe toccato le parti intime prima nel parcheggio di fianco alla stazione e poi nel sottopassaggio dello scalo. Tra i dieci episodi ricostruito, tre erano risultati i eclatanti.

La tecnica. Nel primo, la trentenne era salita a bordo dell’auto di un uomo al quale avrebbe chiesto insistentemente di avere un rapporto sessuale, toccandolo in varie parti del corpo. A fronte del rifiuto, avrebbe reagito con violenza colpendo il malcapitato con schiaffi e pedate. Nel parapiglia, era infine riuscita a prendere i soldi che la vittima aveva nel portafoglio per poi fuggire. Poche settimane dopo, l’indagata aveva avvicinato un anziano invalido al 100 per cento all’uscita di una tabaccheria. Dopo averlo afferrato da dietro riuscì a sfilargli il portafoglio dalla tasca, per poi spintonarlo pesantemente e farlo cadere a terra. Il pensionato è rimasto ferito, riportando lesioni giudicate guaribili in sette giorni. All’inizio dell’anno, infine, si sarebbe avvicinata a un uomo abbracciandolo, toccandogli ripetutamente i genitali e proponendogli di appartarsi. Un comportamento che le ha permesso di distrarre la vittima e sfilargli il cellulare che teneva in un marsupio. Ieri la condanna a sei anni e sei mesi direclusione davanti al giudice dell’udienza preliminare Silvia Marini. La giovane donne è ancora ristretta in carcere.