
La trentenne condannata era stata arrestata a maggio scorso dagli uomini della squadra mobile
Avvicinava le proprie vittime con la scusa di chiedere un passaggio o di proporre rapporti sessuali a pagamento. In realtà era soltanto un trucco per derubarli. In alcuni casi, però, il tentativo sarebbe degenerato in vere e proprie aggressioni fisiche. In altre occasioni, addirittura in abusi sessuali consistiti nel palpeggiamento delle parti intime dei malcapitati. Ieri la trentenne straniera è stata condannata con rito abbreviato a sei anni e sei mesi di reclusione, per violenza sessuale e rapina. Il pubblicao ministero Stefano Longhi aveva chiesto otto anni. L’arresto. La scoperta e conseguente arresto della giovane straniera risale a maggio scorso, dopo...