Dal teatro alla scrittura: Braschi ora è ‘Ingarbujè’

L’attore forlivese ha pubblicato il suo primo libro, dal titolo in dialetto "C’è tanta della mia romagnolità in queste pagine, una matassa di cose"

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Classe ’57, nato a Forlì e residente a Milano, l’attore teatrale Stefano Braschi debutta come scrittore con il libro ‘Ingarbujè’, edito da Robin&son. Una matassa organizzata di pensieri tra vita e sogno, così recita il sottotitolo del libro che contiene dieci anni di scritti dell’attore. Avvocato mancato, come lui stesso si definisce, Braschi muove i primi passi da attore a Forlì al Teatro dell’Arca. Nel ’99 si trasferisce a Milano dove fonda Elsinor Centro di Produzione Teatrale. Il legame però con la sua città resta forte e saldo, evidente anche nel titolo della sua opera prima da scrittore.

Braschi, cos’è ‘Ingarbujè’?

"In dialetto romagnolo significa ingarbugliato, come la matassa dei miei pensieri che si dipana nel libro. Pagine che racchiudono tante cose, tre commedie e diversi racconti dall’ambientazione onirica alla vita quotidiana. E c’è tanta romagnolità nel mio libro".

Faccia un esempio.

"Il personaggio dei miei racconti è un cavallo indiano, Cavallo Pinto. Vive in un’ambientazione in stile texano ma parla romagnolo, è il mio alter ego animale, insomma. E una delle tre commedie contenuta nel libro dal titolo ‘Erotica linea gotica’ racconta un episodio realmente accaduto nel 1944 nel nostro Appennino. La storia mi è stata raccontata dalle donne della mia famiglia, mia madre, mia zia e mia nonna. E’ la storia di alcune donne terrorizzate e assediate dai soldati, che però fanno un incontro dolce e inaspettato".

Da attore a scrittore, perché?

"Da dieci anni scrivo, è un percorso interiore. Si dice che l’attore di teatro scriva sull’acqua poiché della sua performance lascia solo il ricordo. Forse dopo tanto tempo sul palco, sentivo l’esigenza di lasciare un segno scritto. A mettere ordine ai miei pensieri ci ha pensato Laura Bevione, curatrice del libro".

Il lettore quindi si troverà una matassa da sbrogliare?

"Il lettore troverà una linea comune ai miei racconti e alle mie commedie: la passione amorosa, il tema dell’amore è centrale. E poi le commistioni buffe, gli accoppiamenti insoliti che fanno ridere e sorridere, ma che toccano temi profondi".

Stefania Cugnetto