A Bocconi si commemora Pagliai

Il ricordo nel centenario della nascita dell’alpino partigiano ucciso dai nazifascisti.

Il Comune di Portico e San Benedetto e il Gruppo alpini di San Benedetto in Alpe organizzano domani a Bocconi la commemorazione del centenario della nascita dell’artigliere alpino Luciano Pagliai, reduce dalla campagna di Russia ed eroe della Resistenza. Alle 14.30 il ritrovo in via Torre, dove abitava la famiglia Pagliai; qui il sindaco Maurizio Monti e il presidente della sezione Alpini Werther Bernacci deporranno una corona di alloro e si terrà la commemorazione, poi la banda di Portico e San Benedetto terrà un concerto a cui seguirà un rinfresco a cura della Pro loco. Alle 16 la messa in memoria di Pagliai e dei caduti di tutte le guerre nella chiesa di San Lorenzo, presieduta dal parroco don Giovanni Amati.

Al partigiano Luciano Pagliai, ucciso dai nazifascisti a Santa Sofia, sono dedicati un cippo nel luogo in cui morì (con altri cinque componenti dell’VIII Brigata Garibaldi) e lo stesso Gruppo alpini di San Benedetto in Alpe. Nato a San Benedetto in Alpe da parenti della mamma, la casalinga Maria Turchi, era cresciuto a Bocconi dove il padre Domenico, detto Bagaj, era calzolaio e barbiere. L’amico Angelo Neri di San Benedetto in Alpe voleva portarlo con sé nella Banda Corbari, ma Luciano preferì unirsi all’VIII Brigata Garibaldi nell’alta val Bidente. In uno scontro durante un rastrellamento nazifascista Pagliai fu ferito, catturato e fucilato il 16 aprile 1944, a soli 21 anni.

Quinto Cappelli