STEFANO BENZONI
Cronaca

Addio a Miranda Cicognani. Prima donna portabandiera alle Olimpiadi in Finlandia

Con lei se n’è andato un pezzo di storia dello sport italiano. All’ospedale Morgagni-Pierantoni di Forlì, dov’era ricoverata da 15...

Con lei se n’è andato un pezzo di storia dello sport italiano. All’ospedale Morgagni-Pierantoni di Forlì, dov’era ricoverata da 15...

Con lei se n’è andato un pezzo di storia dello sport italiano. All’ospedale Morgagni-Pierantoni di Forlì, dov’era ricoverata da 15...

Con lei se n’è andato un pezzo di storia dello sport italiano. All’ospedale Morgagni-Pierantoni di Forlì, dov’era ricoverata da 15 giorni, si è spenta Miranda Cicognani, campionessa di ginnastica artistica, ma soprattutto la prima donna italiana a portare l’asta con la bandiera alle Olimpiadi. Tutto ciò avvenne il 19 luglio 1952 in Finlandia.

Quel giorno, un sabato che per il clima era più autunnale che non estivo, si inaugurava a Helsinki l’edizione numero 15 dei Giochi Olimpici moderni e quella ragazzina neppure 16enne, bionda e simpatica, era stata scelta come portabandiera essendo l’atleta più giovane della spedizione italiana. Così la forlivese Miranda Cicognani, classe 1936, ginnasta di grande talento ma all’epoca ancora solo una promessa, fu la prima donna alfiere nella storia dello sport italiano.

"Pioveva e tirava anche vento – così la forlivese raccontava quella sua storica e impareggiabile avventura –, l’asta pesava tantissimo e quasi non riuscivo a reggerla tanto era faticoso portarla. Ma nonostante ciò, fu una grande emozione essere lì a guidare la squadra allo stadio olimpico, davvero una grande soddisfazione".

Dopo Helsinki, Miranda Cicognani prese parte ad altre due Olimpiadi, a Melbourne 1956 e alla mitica edizione di Roma 1960 ("Uno spettacolo – ricordava –, soprattutto perché le nostre gare si tenevano in uno scenario speciale: le terme di Caracalla"), Giochi a cui partecipò anche la sorella Rosella. Atleta della gloriosa Edera Ginnastica Forlì, fu in lizza anche a diverse edizioni di Mondiali ed Europei, vincendo inoltre ai Campionati italiani quattro titoli assoluti e 17 di specialità, volteggiando e quasi danzando alle parallele, al cavallo e nel corpo libero, mentre la trave era la specialità che meno amava. Quello che non le riuscì a livello di risultati internazionali da atleta, le tornò come ideale ricompensa nelle vesti di dirigente e giudice al punto tale che ancora oggi il suo nome è conosciuto nel mondo della ginnastica, ovviamente italiana ma anche internazionale.

Infatti una volta chiusa la carriera di atleta, Miranda Cicognani diventò allenatrice della squadra nazionale femminile dal 1963 al 1965, poi dal 1968 al 2000 fu giudice prendendo parte a sei Olimpiadi da Montreal 1976 a Sydney 2000 (saltando soltanto Mosca 1980 per il boicottaggio). E fu a Montreal che Miranda diede uno storico 10 alla nascente stella rumena Nadia Comaneci, tracciando un solco anche in questo caso, visto che fu la prima volta nella storia della ginnastica che venne riconosciuto il massimo dei voti.

Vasto il cordoglio nel mondo della ginnastica e dello sport italiano. Fra i tanti, anche il messaggio del presidente del Coni Giovanni Malagò, che interpretando i sentimenti dell’intero movimento l’ha ricordata come "una delle protagoniste della disciplina e una apripista del genere femminile nello sport olimpico italiano".