REDAZIONE FORLÌ

Addio a padre Felice, frate di Montepaolo

Aveva 81 anni. Dal 2003 al 2013 si era diviso tra Dovadola (anche a Casole) e la chiesa di San Francesco in corso Garibaldi a Forlì

Dal 2003 al 2013 è stato a Forlì uno dei confessori e padri spirituali più ricercato, padre Felice Chiappetta, morto a 81 anni nella serata di venerdì nel convento di Santa Maria di Campagna di Piacenza. Nella Basilica attigua al convento piacentino, dove confessava negli ultimi nove anni, si svolgeranno domani i suoi funerali alle ore 11.

Padre Felice era nato il 26 luglio 1940 a Montalto Uffugo in provincia di Cosenza ed era stato battezzato col nome di Alessandro, cambiato in Felice quando entrò nell’ordine dei frati minori, che fanno capo all’Antoniano di Bologna. Aveva 19 anni quando emigrò dal suo paese natale per andare a cercare lavoro in Canada. Qualche anno dopo il ritorno e i primi voti, poi il 21 dicembre 1969 emise i voti perpetui e il 18 dicembre 1971 fu ordinato sacerdote. Dopo aver svolto il suo ministero pastorale in vari conventi d’Italia (anche a Ravenna), padre Felice approdò a Forlì nel 2003, presso il convento di San Francesco di via Albicini, della cui chiesa che si affaccia in corso Garibaldi fu rettore e soprattutto confessore per dieci anni.

Lo ricorda don Giovanni Amati, direttore dell’Ufficio comunicazioni della diocesi di Forlì-Bertinoro e da due settimane parroco di Dovadola, Rocca e delle parrocchie dell’alta valle del Montone: " Padre Felice ha svolto il suo servizio a Forlì ininterrottamente per dieci anni come rettore di San Francesco. Era sereno, sorridente e affabile con tutti, con una folta barba bianca che lo faceva sembrare un vecchio patriarca biblico. Celebrava le messe sempre frequentate da molti fedeli ed era sempre disponibile per le confessioni e il dialogo con tante persone di Forlì e dintorni, che andavano a cercarlo per confidarsi con lui".

Nei dieci anni di ministero a Forlì, padre Felice saliva spesso anche presso i confratelli di Montapaolo, che formavano una stessa famiglia con il convento di San Francesco, per confessare o celebrare la messa all’eremo, specialmente nei giorni di festa. Infatti, per diversi anni fu anche parroco di Casole, una piccola parrocchia nel territorio comunale di Dovadola, al cui interno si trova l’eremo-santuario di Sant’Antonio. Per tanti fedeli è stato uno dei volti più riconoscibili tra i religiosi, uno degli ultimi: da qualche anno, l’ordine francescano ha lasciato i propri presìdi a Forlì e a Dovadola.

Nel necrologio stampato dai padri francescani di Santa Maria di Campagna di Piacenza, i suoi confratelli hanno scritto il loro ricordo: "Padre Felice ha vissuto per quasi 9 anni nel nostro convento, svolgendo il servizio con grande dedizione e pazienza".

Quinto Cappelli