Il Comune di Forlì è irrispettoso verso i propri defunti e la situazione quando vi scrivo, domenica 22, è a dir poco vergognosa. Perché in prossimità della giornata dei defunti il Cimitero Monumentale di Forlì ha chiuso alle ore 17, a differenza di tutti quelli della Romagna, precisamente Ravenna, Cesena e Faenza, che fanno l’orario continuato dal lunedì al sabato dalle 6.30 alle 19 quando è in vigore l’ora legale e dalle 7 alle 18 con l’ora solare e solo nella giornata di domenica l’orario è spezzato, ma sempre con chiusura alle ore 18 o 19.
Per non parlare poi dell’accesso con le auto dove anche in questo caso il Comune di Forlì si distingue per come discrimina i disabili che hanno necessità di essere accompagnati, perché non tutti gli anziani hanno figli o altre persone disponibili nei giorni lavorativi. A differenza invece di tutti i cimiteri di cui sopra che consentono il libero accesso dal lunedì fino alla domenica mattina compresa, Forlì ignora totalmente queste problematiche e anche in questo periodo dobbiamo sottostare a degli orari stringenti, da caserma. Tanto per capirci con le auto in questa settimana si può entrare solo di pomeriggio lunedì, martedi e giovedì dalle 15 alle 17 dopo di che nessuno può più accedere. Per coloro che hanno il contrassegno invalidi, previo benestare dell’Ufficio Cimiteriale le auto possono entrare anche la mattina (forse).
In ultimo, ma non meno importante, nonostante le altre mie rimostranze annuali in questo enorme cimitero ci sono solo due bagni pubblici distanti fra di loro un chilometro, se non di più. Precisamente uno è all’ingresso dal quartiere Pianta e l’altro è posizionato sul lato del quartiere Ospedaletto. Tutto il quadrilatero interno ne è totalmente privo: ecco un altro esempio vergognoso, ma per fortuna c’è il ghiaia... chiedendo prima scusa ai defunti.
Maria Grazia Misirocchi