
Un addetto di Alea Ambiente mentre effettua il ritiro della plastica
Le problematiche relative alla raccolta dei rifiuti nei giorni festivi da parte di Alea Ambiente si sono palesate anche il 25 aprile. Molti cittadini che, a seconda delle zone, avevano esposto i bidoni di carta (o plastica) e umido, si sono visti svuotare l’uno, ma non l’altra, oppure nessuno dei due. Un disagio che è stato segnalato a macchia di leopardo non solo a Forlì, ma anche negli altri comuni.
Che il 25 aprile la raccolta si effettuasse è una novità di una decina di giorni fa, infatti, secondo il calendario di inizio anno, nei festivi il servizio non si tiene. L’avviso è arrivato tramite un messaggio con l’App Alea Ambiente ed era stato riportato anche dai giornali il 23 o il 24, ma non tutti ne erano a conoscenza e, oltretutto, l’App non è ancora aggiornata, quindi segnalava che il 25, essendo festivo, non ci sarebbe stata la raccolta. Proprio per questo la stessa società aveva previsto comunque di effettuare il servizio anche ieri (26 aprile) come da calendario. "I mezzi dedicati alla raccolta porta a porta – scriveva ieri Alea – sono in circolazione anche oggi, sabato 26 aprile, per completare il servizio e garantire lo svuotamento dei contenitori di carta, plastica e umido non svuotati nella giornata di ieri".
Il risultato, purtroppo, è stata una gran confusione: con bidoni che sono rimasti esposti per due giorni, alcuni poi sono stati ritirati, ma il servizio è passato, altri che sono stati esposti invece il 26 e puntualmente ritirati.
La corsa ai ripari, con la raccolta effettuata anche in un giorno di festa come il 25 aprile, era un tentativo proprio per cercare di ovviare, da parte di Alea Ambiente, alle criticità che erano già emerse in questo lungo ponte primaverile. Il problema principale è l’umido, la cui raccolta avviene due volte la settimana, ma che in caso di festa dovrebbe venire recuperato il sabato prima o dopo, ma solo se questo è lontano più di due giorni da una raccolta già prevista.
Un sistema che si sta rivelando troppo macchinoso, tanto che Alea ha già fatto sapere che probabilmente tornerà sui propri passi già dal prossimo anno. Anzi, già per sabato 3 maggio, giorno previsto per il recupero di quanto non effettuato il 1° maggio (festivo), si effettuerà la raccolta anche dell’umido.
Ad acuire la confusione vi è anche il nuovo formato dell’ecocalendario che non prevede più una indicazione di cosa si raccoglie giorno per giorno per tutto l’anno, ma che esplicita una settimana tipo, per poi spiegare le regole in caso di festivo.
"Avevamo messo in conto fin dall’inizio che il calendario permanente potesse risultare complesso da comprendere e che, di conseguenza, sarebbe potuto rendersi necessario un adeguamento o dei cambiamenti nel corso del tempo – afferma il direttore generale di Alea Ambiente, Gianluca Tapparini –. La nostra priorità è sempre stata quella di garantire un servizio efficace e sostenibile, e per questo siamo aperti a rivedere le regole e a trovare soluzioni più adatte alle esigenze del territorio".
Matteo Bondi