Aperta un’inchiesta La procura indaga per omicidio colposo e disastro colposo

Avviato un fascicolo al momento contro ignoti. I primi atti ufficiali saranno le autopsie sui sei morti tra Forlì e Cesena.

Aperta un’inchiesta  La procura indaga  per omicidio colposo  e disastro colposo

Aperta un’inchiesta La procura indaga per omicidio colposo e disastro colposo

Due le ipotesi di reato. Omicidio colposo e disastro colposo. Sono i primi atti della procura di Forlì, che fin da martedì aveva cominciato "ad attenzionare" – come dicono in gergo gli investigatori – la situazione del cataclisma meteorologico che ha devastato sia il Forlivese sia il Cesenate.

Saranno le autopsie sui decessi tra Forlì e Cesena, in tutto sei, ad avviare ufficialmente l’inchiesta, al momento contro ignoti. Gli uffici della procura di piazzale Beccaria hanno già inoltrato le notifiche ai congiunti delle vittime per l’esecuzione "degli accertamenti tecnici", ossia, per l’appunto, gli esami autoptici.

A Forlì i decessi registrati durante l’alluvione sono tre. Vittorio Tozzi, 75 anni, è morto martedì sera nella cantina della sua casa di via Firenze travolto dal fango mentre cercava di salvare i suoi conigli. Franco Prati, 64 anni, e la moglie Adriana Mazzoli, di 53 sono morti mercoledì nella loro casa di via Padulli, sommersi dalla fiume Montone.

Tre vittime anche a Cesena: Palma Maraldi, trascinata per chilometri fino alla spiaggia di Zadina, e il marito Sauro Manuzzi, 70 anni, rinvenuto vicino all’azienda agricola di erbe aromatiche di Ronta che gestivano insieme. Riccardo Soldati è invece deceduto mentre si trovava nel giardino della sua casa a Casale di Calisese, tra Cesena e Montiano.

Gli esami autoptici potrebbero cominciare già oggi. Ma con tutta probabilità scatteranno lunedì, quando le parti in causa, ossia i famigliari delle vittime, avranno avuto la possibilità di nominare legali ed eventuali periti di parte. L’inchiesta penale è affidata al capo della procura, Maria Teresa Cameli, e al sostituto procuratore Emanuele Daddi.

L’ipotesi di disastro colposo, ovviamente strettamente collegata a quella dell’omicidio colposo, vedrà invece impegnati gli investigatori forlivesi e cesenati sul vastissimo, e ancora di fatto impraticabile, fronte di tutti i fiumi esondati nei due territori. L’obiettivo degli inquirenti sarà cercare di capire se siano stati eseguite "tutte le opere necessarie, da parte delle autorità preposte, a mettere in sicurezza gli alvei dei corsi d’acqua".

Un’operazione che, con tutta probabilità, scatterà tra qualche giorno, quando le piene – meteo permettendo – si saranno contratte in modo, più o meno, definitivo. La procura affiderà le indagini, su questo versante, ai carabinieri della Forestale e avrà come supporto le perizie di esperti in geologia e ambiente.

Maurizio Burnacci