Burioni a Forlì, scritte no vax contro il virologo davanti al San Giacomo

I negazionisti hanno imbrattato l'asfalto senza toccare i muri. Duro il sindaco Zattini: "Incivili, codardi e delinquenti"

Le scritte dei no vax sull'asfalto

Le scritte dei no vax sull'asfalto

Forlì, 19 settembre 2021 - Scritte no vax sono apparse nella notte davanti all'ex chiesa di San Giacomo, l'auditorium nel quale parlerà il noto virologo Roberto Burioni. I messaggi, scritti con vernice rossa, accusano l'esperto di nazismo. Così come il Green pass viene ribattezzato 'nazi pass'.

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A scoprirli sono stati gli addetti alle pulizie che, di prima mattina, sono arrivati a preparare gli spazi per l'ultima giornata del Festival del Buon Vivere. I no vax hanno imbrattato soltanto l'asfalto, senza toccare i muri del San Giacomo o del museo San Domenico che è adiacente. Altre scritte si trovano sul lato di via Andrelini, a terra o lungo la rampa del parcheggio sotterraneo. Molti le hanno notate anche perché al museo è il primo giorno della mostra fotografica 'Essere Umane'. 

Sul posto sono giunti i carabinieri per i rilievi: i militari dell'Arma cercano di capire se ci sono testimoni o immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza dei musei. Informato anche il Comune: sul posto l'assessore ai lavori pubblici Vittorio Cicognani. L'obiettivo degli organizzatori è coprire le scritte prima dell'evento serale. 

Burioni, noto per le sue posizioni favorevoli al vaccino, espresse ripetutamente anche in tv (è ospite di 'Che tempo che fa' con Fabio Fazio su Rai3) partecipa oggi a un incontro con Mattia Altini, direttore sanitario dell'Ausl Romagna, e Gianpietro Briola presidente nazionale dell'Avis. 

Il sindaco Zattini: "Incivili, codardi e delinquenti"

Venuto a conoscenza dell'imbrattamento no vax fuori dall'auditorium San Giacomo, il sindaco di Forlì Gian Luca Zattini ha usato parole durissime, definendo gli autori del gesto, con un post su Facebook, "incivili", "codardi" e "delinquenti". Secondo Zattini, si è trattato di un "vile gesto" e un "atto ingiustificabile" che lascia senza parole e che il Comune "condanna senza alcuna riserva": "Forlì è una città libera, in cui ognuno può esprimere le opinioni", ma non "deturpando e imbrattando il patrimonio pubblico e un luogo simbolo della nostra città". Dunque, "chi cerca lo scontro, alza i toni e imbratta i muri della nostra città non è altro che un delinquente".