Cadono abeti, Bidentina chiusa ieri in Campigna

La neve ha abbattuto alberi sulla strada: in azione vigili del fuoco, carabinieri forestali e Provincia

Cadono abeti,  Bidentina chiusa  ieri in Campigna

Cadono abeti, Bidentina chiusa ieri in Campigna

Interrotta ieri circolazione sulla strada provinciale 4 Bidentina da Campigna al passo della Calla per la caduta sulla carreggiata di abeti nella nottata di mercoledì, che ha interessato anche l’Alpen Bar, chiuso a scopo precauzionale per il pericolo di crolli. Insomma una giornata durante cui la natura ha ricordato che l’inverno in montagna non è sparito, caratterizzato da una coltre nevosa copiosa, bagnata, alla quale si è aggiunta la galaverna appesantendo le piante della Foresta granducale.

Sul posto il sindaco Daniele Valbonesi anche nella sua veste di consigliere provinciale delegato alla viabilità del Forlivese, il tenete colonnello Paola Ciampelli del Reparto Carabinieri biodiversità di Pratovecchio (gestori dell’area e presenti con una squadra di operai forestali e mezzi), gli agenti dei carabinieri forestali, i vigili del fuoco di Forlì e quelli volontari di Civitella e naturalmente gli operatori della Provincia di Forlì-Cesena.

"Nella mattinata decideremo se riaprire la Bidentina – precisa Valbonesi, che ha raggiunto Campigna dopo essersi confrontato con la prefettura e la centrale operativa –, ma va detto che sono caduti ben quattro abeti di grosse dimensioni e quindi riapriremo solo se ci sono i margini di sicurezza. Gli operatori del servizio viabilità della Provincia sono sul posto da ore e sono riusciti almeno a garantire la percorribilità della Sp94 Castagno dalla Calla ai Fangacci. E’ nostra intenzione aprire se la sicurezza sarà garantita, anche per agevolare l’apertura della stazione invernale che era riuscita a ripartire finalmente grazie a una neve bellissima".

Nel frattempo i vigili del fuoco hanno dovuto far chiudere quindi l’Alpen Bar, nella notte sfiorato dalla caduta di un grande abete che ha toccato solo con la punta il tetto della struttura non facendo danni. Attorno sono presenti però altre piante pericolanti a causa del sovraccarico di neve, ragion per cui i vigili hanno dovuto far chiudere l’attività. "Torneranno domani con l’autoscala per liberare dal carico nevoso le piante più vicine alla mia struttura – ha precisato Cristian Casamenti –, perché oggi il mezzo era impegnato a Cesenatico dopo la scossa di terremoto. Certo mi dispiace per la chiusura – aggiunge sconsolato –, ma l’importante è che non ci siano stati danni alle persone e alle cose. La mia speranza è di riaprire subito, al massimo sabato, perché la neve sta attirando una marea di persone e si lavora molto".

"Servono più risorse umane e finanziarie per gestire e mettere in sicurezza i territori montani e il nostro appennino – conclude Valbonesi –, che è molto fragile. Investire in montagna non è un costo. ma un investimento per la stessa pianura e le città".

Oscar Bandini