
Villa Torricella: qui nelle intenzioni la sede di un centro di seconda accoglienza
Il gruppo consigliare di minoranza ‘Galeata Futura’ attacca il sindaco Francesca Pondini che, secondo gli estensori del manifesto affisso nella bacheca del gruppo, "alcune settimane fa, avrebbe avuto un colloquio con il prefetto di Forlì-Cesena per presentare una proposta per creare un centro di accoglienza per minori non accompagnati, da realizzare nel nostro territorio e precisamente presso Villa Torricella".
Nel mirino per scarsa trasparenza il sindaco durante una pre-consigliare avrebbe proprio confermato l’intenzione di creare un centro di seconda accoglienza per minori non accompagnati a Villa Torricella, un edificio del XIX secolo di proprietà dell’ Opera della Madonnina del Grappa di Firenze, utilizzata come casa-famiglia in una zona distante dal centro del paese, raggiungibile dalla via del Pantano e già sede della Coop sociale Fare del Bene.
La seconda accoglienza, in base alla normativa vigente, è assicurata mediante progetti di assistenza alla persona e di integrazione nel territorio, che vengono attivati dagli enti locali aderenti al Sistema di protezione per titolari di protezione internazionale e minori stranieri non accompagnati (in sigla, Siproimi).
"Si evidenzia che non sia stata fatta, prima, alcuna valutazione – prosegue la nota di Galeata Futura –, sia dal punto di vista sociologico, culturale, sanitario, lavorativo, sia sulla sicurezza rispetto a quello che tale progetto potrebbe rappresentare sul tessuto sociale del nostro Comune. Non solo, l’impressione ricevuta dalle scarse argomentazioni del sindaco, ci porta a dubitare anche sulla conoscenza della normativa prevista per tematiche tanto delicate come quella in argomento".
Inoltre, si specifica, "accogliere, in una piccola realtà come la nostra, un gruppo di giovani dai 13 a 15 anni non accompagnati (senza documenti e senza storia che potrebbero avere anche più dell’età dichiarata) potrebbe essere, incautamente, una forma per alimentare quei gruppi di ragazzi che imperversano nella nostra vallata rendendola un territorio di confine in mano a bande minorili".
I componenti di Galeata Futura, che si richiamano al centrosinistra, ci tengono però a precisare che è fuori dalla loro volontà discriminare qualcuno, ma chiedono all’amministrazione comunale "una valutazione seria e attenta di tutti gli elementi di rischio che possono sopraggiungere e di tutte le azioni necessarie alla realizzazione del benessere e alla creazione di un futuro per questo tipo di popolazione". Infine, l’invito rivolto al prefetto di valutare l’impatto sul territorio dell’alto Bidente di questa azione.