
"Cau ai Portici? Ci sono anche due alternative"
"Ci sono un paio di idee su dove insediare il centro di assistenza e urgenza a Forlì città. Le stiamo valutando, non appena avremo assunto una decisione, renderemo pubblico il progetto". Il dottor Francesco Sintoni, direttore del distretto sanitario, risponde così alle domande che giungono da più parti, negli ultimi giorni, che hanno come tema i cosiddetti Cau. In base al piano di riorganizzazione che dovrebbe partire a settembre e concretizzarsi fra il 2024 e il 2025, questi servizi saranno dei piccoli Pronto soccorso destinati alla cura dei pazienti non gravi, per alleggerire il lavoro del P.S. e ridurre i tempi d’attesa. La sede futura sarà la Casa di comunità che sorgerà ai Portici, ma nella migliore delle ipotesi sarà pronta a fine 2026.
Fra le perplessità manifestate nei giorni scorsi, si segnalano quelle del dottor Michele Gaudio, presidente provinciale dell’Ordine dei medici, che al Carlino ha dichiarato: "L’idea concettualmente è buona, ma conservo dubbi sulla disponibilità del personale, inoltre poiché i cittadini sono abituati ad andare al Pronto soccorso autonomamente, è importante che il Cau venga realizzato vicino al Pronto soccorso".
Il dottor Sintoni replica così alle obiezioni: "L’auspicio è che il sistema funzioni a dovere, dunque l’accesso ai Cau dovrebbe avvenire tramite un filtro e un numero verde che orienta i cittadini prima ancora che giungano al Pronto soccorso. A quel punto non sarà importante che il centro di assistenza e urgenza sia situato presso il P.S".
Infine, un ultimo dubbio si riferisce al fatto che i Cau saranno aperti solo 12 ore al giorno. "Si prevede che siano in funzione dalle 8 alle 20 o dalle 7 alle 19, perché l’80% dei codici bianchi e verdi affluiscono al Pronto soccorso in quella fascia oraria. Ma il progetto andrà monitorato".