Le coop alluvionate: "Il 100% dei rimborsi? Resta un obiettivo lontano"

La Legacoop: "A dieci mesi dal disastro non un euro è arrivato nelle tasche della quasi totalità dei cittadini e delle imprese colpite dal disastro"

Forlì, 26 marzo 2024 – Il mondo della cooperazione romagnola, alle prese con il post alluvione, non ha dimenticato le dichiarazioni dello scorso giugno dl ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci. A fronte delle "legittime richieste degli alluvionati" fece sapere che "il governo non è un bancomat".

E oggi, sottolinea Legacoop Romagna, "il senso delle sue dichiarazioni è più chiaro". Infatti, se l’esecutivo proroga di 12 mesi lo stato di emergenza per l’alluvione, "tale richiesta non comporta nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica". E "nulla si dice sulla copertura completa dei danni subiti da cittadini e imprese".

La protesta che si è tenuta a Ravenna per protestare per i mancati risarcimenti
La protesta che si è tenuta a Ravenna per protestare per i mancati risarcimenti

Un obiettivo , lamenta la centrale, "ancora lontano da raggiungere, anche per la complicazione delle procedure adottate", come confermato in questi giorni anche dai rappresentanti dei comitati degli alluvionati: "A dieci mesi dal disastro, non un euro è arrivato nelle tasche della quasi totalità dei cittadini e delle imprese coinvolti dall’alluvione".

Tuttavia la cooperazione resta fiduciosa che "il governo saprà dare risposta e soluzione piena e definitiva a questa situazione incresciosa. Ma come direbbero i romagnoli al ministro Musumeci, facciamo presto, che è tardi".

Principio che sarà al centro dell’iniziativa pubblica che, a maggio, a un anno dall’alluvione, "servirà per fare il punto sui problemi rimasti nel nostro territorio, sulle necessità di imprese e cittadini, sulle promesse non mantenute, conclude Legacoop Romagna".

Lo scorso 20 settembre le cooperative manifestarono compatte a Ravenna per protestare per il mancato arrivo dei risarcimenti. Pochi giorni prima Fabrizio Galavotti, presidente della Cab Terra che aveva permessso di alluvionare i suoi terreni per salvare la città da ulteriori danni, dichiarò di non aver ancora visto un euro di rimborso.