Covid, raduno hippy e Appennino blindato

A Marradi (al confine fra Toscana e Romagna) vietato muoversi: oggi tamponi per mezzo paese a San Benedetto in Alpe

Al raduno hippy sui boschi dell’Appennino tosco romagnolo partecipano centinaia di persone

Al raduno hippy sui boschi dell’Appennino tosco romagnolo partecipano centinaia di persone

Forlì, 27 agosto 2021 - Fra i boschi dell’Appennino ai confini tra la Romagna e la Toscana, in Comune di Marradi (Firenze) ma versante romagnolo, più vicino a Faenza che a Firenze, è in corso un raduno hippy, un Raimbow (un arcobaleno) per gli amanti della natura. Attirati via social dal richiamo della foresta, da metà agosto sono accorsi in località Fontanacce, vicino alla famosa cascata dantesca dell’Acquacheta (cantata da Dante nel XVI canto dell’Inferno), diverse centinaia di "nipoti dei figli dei fiori", che provengono non solo da tutta Italia, ma anche da tutta Europa, come dimostrano la targhe di auto e camper parcheggiati lungo le strade di accesso. Il raduno è iniziato quasi in simultanea con la fine del rave di Viterbo, ma gli organizzatori ci tengono a precisare che loro non hanno niente a che fare col rave, "perché sono amanti della natura e nel loro Rainbow sono vietati alcol, droghe e violenza". Le autorità preposte all’ordine pubblico e alla sanità pubblica sia statali che comunali e locali, hanno monitorato la situazione fin dall’inizio e tutto sembrava procedesse bene, salvo alcuni disagi logistici e di convivenza a San Benedetto in Alpe (a 45 km da Forlì), il paese base dove i partecipanti arrivano per imboccare i tre sentieri di accesso, per raggiungere dopo due-tre ore di cammino a piedi il "capo hippy" delle Fontanacce. 

Raduno hippy nella natura "Paese preso d’assalto" - Blindato il raduno hippy Tamponi a San Benedetto per 50 residenti su 300

Ma lunedì scorso un boscaiolo di Marradi, proprietario di alcuni boschi in cui si svolge il raduno, ha trovato una ragazza che stava male. Lanciato l’allarme, la donna è stata porta all’ospedale di Faenza, dove è risultata positiva al Covid. Il sindaco di Marradi, Tommaso Triberti, d’accordo con le altre autorità, ha emesso un’ordinanza che vieta ai partecipanti del raduno di uscire dal campo e a quelli che sono all’esterno di entrare. In pratica è stata creata una specie di "zona rossa", all’interno della quale sono vietati gli spostamenti: "un’isola rossa all’interno del verde Appennino". Da ieri sera però si può abbandoare l’area se si viene identificati. Comunque per appliocare le ultime ordinanze e per permettere alle autorità sanitarie di controllare la situazione, da giorni i carabinieri di Marradi e della provincia di Firenze sono presenti con diverse pattuglie 24 ore su 24, lungo la strada provinciale Marradi-San Benedetto in Alpe (22 km) nel versante toscano, e da ieri (giovedì 26) la stessa cosa fanno sul versante romagnolo i carabinieri di Portico e San Benedetto, Rocca San Casciano e Castrocaro, coadiuvati anche da una pattuglia di polizia municipale.

Il sindaco di Portico e San Benedetto, Maurizio Monti, d’accordo col prefetto di Forlì-Cesena, Antonio Corona, ha chiesto alla direzione dell’Ausl Romagna un intervento. Così questa mattina dalle 9 alle 12 si recheranno a San Benedetto in Alpe diversi tecnici del personale sanitario per sottoporre a tampone circa 50 esercenti del paese (baristi, camerieri, negozianti, cuochi, campeggiatori, ecc.) su 300 abitanti che potrebbero essere venuti a contato con i partecipanti al raduno, quando sono scesi in paese a fare la spesa o per rientrare alle proprie sedi. "I tamponi agli esercenti – rassicura il sindaco Monti- saranno eseguiti per tranquillizzare tutti".