Deltaplano precipitato a Forlì, l’autopsia esclude il malore: morti per lo schianto

Aperto un fascicolo contro ignoti per duplice omicidio colposo e disastro aviatorio. Decisivo ora l’esame sul relitto, al vaglio anche le telecamere sui caschetti

Sul posto i rilievi dei carabinieri, sono intervenuti anche vigili del fuoco e 118 (Frasca)

Sul posto i rilievi dei carabinieri, sono intervenuti anche vigili del fuoco e 118 (Frasca)

Forlì, 23 aprile 2023 – Sono morti entrambi per via delle gravissime lesioni riportate all’impatto con il suolo, scenario che come tale esclude malori fulminanti del pilota.

In attesa che venga depositata la relazione conclusiva (comprensiva degli esami di laboratori), si tratta dei primi risultati dell’autopsia eseguita venerdì scorso dal medico legale veronese Dario Raniero sulle due persone decedute mercoledì sera in seguito allo schianto del deltaplano biposto a motore sul quale stavano volando (foto). Sono il 69enne Bernardino Panzacchi, istruttore di volo di Pianoro di Bologna; e il 30enne Fatjon Garxenaj, suo allievo, albanese d’origine ma residente a Riolo Terme e operaio in una ditta di Castel Bolognese.

In seguito al nulla osta, per il ragazzo domani alle 11.45 è prevista la partenza del corteo funebre dalla camera mortuaria di Faenza con arrivo al cimitero atteso verso mezzogiorno.

Sull’accaduto, il pm Angela Scorza ha intanto aperto un fascicolo contro ignoti per duplice omicidio colposo e disastro aviatorio. Il relitto del velivolo è stato posto sotto sequestro e trasferito in un deposito in attesa che venga disposta una consulenza tecnica su manutenzione e materiali.

Secondo quanto finora emerso, i due erano decollati verso le 18 dall’aviosuperficie di Villafranca per un volo di addestramento. Attorno alle 19 lo schianto al suolo tra via del Sale e via Minarda, nella frazione di Filetto in linea d’aria a poche centinaia di metri dal campo volo di decollo. All’arrivo degli operatori del 118, i due erano già deceduti l’uno accanto all’altro. Sul posto erano intervenuti anche i carabinieri di Forlì (a cui sono poi subentrati per competenza territoriale i colleghi di Cervia-Milano Marittima).

Mentre per estrare i corpi dalle lamiere, erano giunti i vigili del Fuoco. I testimoni finora rintracciati, un paio di agricoltori, hanno descritto una caduta repentina del velivolo con traiettoria a candela, cioè quasi perpendicolare al terreno.

Una descrizione che alimenta, tra le altre ipotesi, il quadro di una ‘piantata motore’, come in gergo viene indicato l’arresto brusco del motore.

Ulteriori elementi potrebbero arrivare dalle immagini sulle telecamere montate sul caschetto dei defunti (non ancora estrapolate). In ogni modo, l’esame approfondito di velivolo e motore si candida a essere il passaggio più importante per capire quanto accaduto.

a.col.