REDAZIONE FORLÌ

"Discoteca, esclusi giovani neri". La risposta: "Precedenti spiacevoli"

La segnalazione dei Verdi su San Silvestro: "Nessuna spiegazione. Alcuni avevano già i biglietti". Il Controsenso: "Macché razzismo, c’erano duecento loro coetanei di origine straniera".

La segnalazione dei Verdi su San Silvestro: "Nessuna spiegazione. Alcuni avevano già i biglietti". Il Controsenso: "Macché razzismo, c’erano duecento loro coetanei di origine straniera".

La segnalazione dei Verdi su San Silvestro: "Nessuna spiegazione. Alcuni avevano già i biglietti". Il Controsenso: "Macché razzismo, c’erano duecento loro coetanei di origine straniera".

Episodio di razzismo o normale amministrazione? Due sono le versioni di quanto successo la notte di Capodanno in via dei Filergiti, alla discoteca Controsenso e sembrano raccontare storie molto diverse tra loro. Quella riportata in una nota da Cristina Mengozzi e Alessandro Ronchi, portavoce dei Verdi di Forlì-Cesena, racconta di un accesso ingiustamente negato a un gruppo di amici. "Alcuni di loro – spiegano – avevano regolarmente acquistato il biglietto in prevendita, mentre altri erano intenzionati a farlo sul posto. Tuttavia, non è stato loro consentito di entrare. L’accesso è stato loro negato senza fornire spiegazioni chiare". Poi insinuano: "Può essere considerata una casualità che tutti i ragazzi esclusi dall’ingresso fossero di colore?".

Contattati, però, i gestori del Controsenso raccontano un’altra verità: "Conosciamo quei ragazzi perché erano già venuti precedentemente al locale e si sono resi protagonisti di episodi molto spiacevoli che vanno dalle risse ai tentativi di spaccio. In passato, inoltre, il gruppo aveva con sé delle bombolette di spray al peperoncino che, all’interno della discoteca, può essere anche molto pericoloso". Da qui, insomma, la decisione: "Persone così, da noi, non sono le benvenute".

Mengozzi e Ronchi raccontano che "gli studenti hanno cercato aiuto, chiamando un docente che ha consigliato loro di contattare la Polizia, ipotizzando una possibile violazione dell’articolo 187 del ‘Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza’ che tutela il diritto di accesso ai locali pubblici. Purtroppo le forze dell’ordine, pur regolarmente intervenute, non sono riuscite a risolvere la situazione". Inoltre ai ragazzi già in possesso dei biglietti in prevendita sarebbe anche stato negato il rimborso "perché disponibile solo per chi aveva acquistato in presenza, dato che sul sito veniva indicato che i rimborsi erano esauriti". La richiesta delle portavoce dei Verdi è che "il locale si adoperi a correggere almeno questa anomalia e restituire la spesa ai ragazzi".

Mengozzi e Ronchi si soffermano sul tema del (presunto) razzismo, invitando le autorità competenti a "verificare i fatti e adottare le misure necessarie per garantire il rispetto delle leggi e dei diritti delle persone. Ci appelliamo inoltre alla società civile affinchè venga condannata con fermezza ogni forma di discriminazione e si contribuisca a costruire un contesto più inclusivo e rispettoso per tutti".

I gestori respingono con fermezza le accuse di razzismo: "Dentro la discoteca ci saranno stati almeno altri duecento loro coetanei di origine straniera. Come si spiega?".

Sofia Nardi