LUCA BERTACCINI
Cronaca

Esselunga: scintille in Comune a Forlì

Nella seduta del Consiglio il question time di Alemani (Pd) accende le polveri sullo stop al megastore

Uno dei superstore di Esselunga

Forlì, 30 dicembre 2020 - Il tramonto del progetto di costruire un supermercato da 2.500 metri quadrati tra via Bertini e Balzella infiamma il consiglio comunale. Infiamma però per pochi minuti, quelli necessari al vicesindaco con delega all’urbanistica Daniele Mezzacapo per rispondere al question time di Soufian Hafi Alemani (Pd). Tutto si riduce a uno scambio di accuse tra i due amministratori. Ieri sulel nostre pagine è stata riportata la notizia che il soggetto proponente Omnia srl e il marchio della grande distribuzione Esselunga hanno risolto il contratto che li legava.

A Esselunga, secondo quanto affermato dall’ex parlamentare leghista Gianluca Pini, è subentrato un fondo di investimento che potrebbe costruire su tutti i 10mila metri quadrati a disposizione, ma senza megastore; critiche inoltre a Mezzacapo per aver voluto ‘spingere’ il progetto. "Avete sempre detto che il progetto era strategico per voi, tanto da aver organizzato una serata in municipio", è il succo del question time di Alemani.

"Dire che il vicesindaco e l’amministrazione abbiano sostenuto la strategicità del progetto – ha replicato Mezzacapo – non è vero. Noi abbiamo sempre difeso la legittimità degli atti e il lavoro degli uffici. Lei Alemani afferma falsamente che abbiamo organizzato l’incontro in municipio per difendere la bontà del progetto. A organizzare l’incontro è stato il comitato per il No contro il supermercato". La notizia (il riferimento è a Pini, segnale di quanto siano deteriorati i rapporti tra i vertici del partito) "è stata data da un delirante personaggio. Agli uffici non risulta alcun atto relativo la vicenda. La variante – necessaria per costruire un supermercato da 2.500 metri quadrati – è ancora in essere. Non abbiamo ricevuto richieste di revoca". Anzi. "La variante è prossima all’adozione: ad oggi risulta ancora presentata. Qualora fosse vero quanto letto prenderemo atto della scelta fatta dal privato, cioè del soggetto proponente". Cioè Omnia srl.

"Sono i fatti a dirci che lei sosteneva la strategicità del progetto. Il sindaco Zattini poi ha dichiarato sulla stampa che era un progetto di interesse pubblico – ha ribattuto Alemani –. Lei ha abiurato quanto detto fino a oggi. Questa è la grande abiura del vicesindaco Mezzacapo". Risulta "evidente" che dentro la Lega "si sia consumato qualcosa". Detto in altri termini: una resa dei conti.

"Oggi non è un gran giorno per Forlì se queste cose sono vere – è intervenuto il capogruppo di Forza Italia Lauro Biondi -. La città perde un’occasione importante di crescita e sviluppo. Sarà una vittoria di Pirro dell’opposizione. Noi dovremo capire di chi sono le responsabilità e andare alla ricerca di iniziativa analoghe da parte di investitori". "Proprio perché questa città ha bisogno di svilupparsi, non possiamo andare avanti con varianti ad hoc. Serve un piano di sviluppo", ha chiuso Alemani.

Interpellato dal Carlino, si è così espresso il consigliere comunale e capogruppo della Lega, Massimiliano Pompignoli: "La notizia mi ha sorpreso, ma non entro nel merito di rapporti tra privati: è un tema che ha diviso molto la città, con interessi legittimi da entrambe le parti. A questo punto, però, bisognerà prenderne atto e ridisegnare la città mettendo mano al piano del commercio votato nel 2017 dalla giunta Drei. L’avevamo criticato quando eravamo all’opposizione, ne parlerò con il sindaco e il vicesindaco".