La storia di Gianluca Pini: Bossi, la rottura con Salvini e i ristoranti. Ora è arrestato per le mascherine

L’ex parlamentare ha lasciato la Lega. In prima linea per i pasti destinati agli alluvionati

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<p>Gianluca Pini durante un comizio (foto Frasca)</p>

Forlì, 22 giugno 2023 – L’ascesa politica di Gianluca Pini, nato a Bologna nel 1973, ma forlivese di adozione, avviene durante gli anni Novanta, all’interno della Lega Nord condotta all’epoca da Umberto Bossi.

Pini nel 1999, a 26 anni, diventa il segretario ‘nazionale’ della Lega Nord Romagna, incarico che ha ricoperto fino al 2015.

Eletto deputato nelle fila del Carroccio nel 2013, è stato parlamentare fino al 2018. Diplomato all’Iti, la sua attività è da molto tempo quella imprenditoriale nel settore alimentare. In particolare nell’import-export, anche con la Cina.

Il filone d’inchiesta che riguarda l’ex parlamentare risale a fine 2021: si tratta di una grande fornitura di mascherine dalla stessa Cina – siamo all’inizio della pandemia da Covid-19 – per 6 milioni di euro.

All’epoca lo stesso Pini dichiarò al Carlino di essersi attivato per arginare la carenza di tali dispositivi di protezione, dietro richiesta di Ausl Romagna.

Pini è stato politicamente vicino a Roberto Maroni e nel 2013 si è candidato alla leadership della Lega, candidatura non accettata per un vizio di forma. Conclamata la sua rottura politica con il leader nazionale Matteo Salvini, che lo ha portato a uscire dal partito e a lavorare piuttosto per una rinascita della vecchia Lega Nord di Umberto Bossi.

Quasi una ventina di anni fa, ha rilevato la società calcistica dilettantistica Tre Martiri, in cui aveva giocato da giovane.

Possiede vari locali e ristoranti, a Forlì e nella riviera romagnola. Di recente, tramite i suoi ristoranti, ha distribuito pasti agli alluvionati soccorsi al palasport Villa Romiti.