Idea per produrre energia "Acqua e una turbina, è semplice e ci guadagno"

Vanni Briganti, 80 anni, ha realizzato diverse invenzioni con fonti rinnovabili: "Produco un kilowatt all’ora a fronte del consumo di uno al giorno"

Vanni Briganti mostra il progetto per produrre energia

Vanni Briganti mostra il progetto per produrre energia

Non ha l’immagine dell’inventore pazzo cristallizzato nell’immaginario collettivo con capelli elettrici e occhiali da topo di biblioteca ma sicuramente ha le stimmate del genio. Sorriso bonario e la saggezza di una vita intensa, Giovanni ‘Vanni’ Briganti ha tagliato il traguardo delle 80 primavere, scandite da tante illuminanti intuizioni. Imprenditore agricolo residente a San Martino in strada, papà di Emanuela e Marco (il maggiore dell’esercito scomparso durante la guerra in Iraq) da sempre Vanni ha manifestato un discreto ‘sbuzzo’, come si dice in Romagna.

L'inventore Vanni Briganti, 80 anni
L'inventore Vanni Briganti, 80 anni

Idee dettate spesso dalla necessità di soddisfare una specifica esigenza. È il caso ad esempio del marchingegno inventato per somministrare il mangime alle galline. "In passato si utilizzava un carrello creato per distribuire mangime per 5 ovaiole – spiega Briganti –. Quando una moriva, la stessa quantità di cibo veniva ripartita tra le altre quattro che finivano per ingrassare e ridurre la produzione delle uova". Da qui la creazione di un macchinario per contingentare il mangime in base al numero di ‘pennute’ presenti.

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Un’invenzione made in San Martino e in seguito ‘sfruttata’ dagli agricoltori di tutta Italia. Dalla passione per il mare nasce una barca a vela un tempo alimentata a diesel, che oggi ‘viaggia’ in totale autonomia: "Ho ideato un meccanismo che ‘spiegando’ pannelli fotovoltaici sulla barca, accumula energia sufficiente ad avviare il natante, che in seguito utilizza il vento come propulsore. Grazie a un impianto fotovoltaico creato da due stringhe alimentate da 4 batterie, 4 ore di sole garantiscono l’autonomia di un’ora". Analogo meccanismo è stato impiegato sull’automobile. Tra le varie invenzioni anche una sorta di gps solare che permette di individuare ovunque longitudine e latitudine.

L’ultima, appena brevettata, è "un generatore di corrente autoalimentato che riesce a produrre più energia di quanta ne assorbe: un kilowatt all’ora, a fronte di un consumo di un solo kilowatt nel corso di un’intera giornata. Se si considera che 7.000 kilowatt coprono il fabbisogno energetico di due appartamenti per un anno intero, il conto è presto fatto". Ma veniamo al meccanismo, più semplice a vedersi che a dirsi. "È formato da due contenitori per acqua sistemati su un supporto basculante in modo che l’acqua possa scorrere da un contenitore all’altro. Durante questo travaso viene alimentata una turbina idraulica collegata a un generatore di corrente: finito il travaso, il pistone solleva il contenitore che nel frattempo si è riempito e il movimento può proseguire all’infinito, giorno e notte, sfruttando la forza di gravità e producendo corrente sia in mancanza del sole che del vento. Si genera dunque molta più energia di quella assorbita senza usare combustibili fossili e senza consumare acqua. Tutti dicono che sia impossibile, ma forse non è così". Il costo del marchingegno? "Su internet una turbina si trova a un centinaio di euro".

Francesca Miccoli