MATTEO BONDI
Cronaca

Il dibattito tra i candidati. Alea, archivi allagati, Unione: prime scintille davanti alla Cna tra Zattini e Rinaldini

Trecento persone alla Camera di Commercio, due sale piene. Il sindaco ironizza col rivale: "Così mi fa un assist...". Ma gli imprenditori non concordano sul codice degli appalti di Salvini. Vito Botticella (Pci) punta il dito su stipendi non adeguati e infortuni mortali sul lavoro.

Il dibattito tra i candidati. Alea, archivi allagati, Unione: prime scintille davanti alla Cna tra Zattini e Rinaldini

Il dibattito tra i candidati. Alea, archivi allagati, Unione: prime scintille davanti alla Cna tra Zattini e Rinaldini

Un dibattito acceso tra i tre candidati sindaco di Forlì: Vito Botticella per il Partito Comunista Italiano, Graziano Rinaldini per il centrosinistra, Gian Luca Zattini per il centrodestra. Ieri sera, presso la Camera di Commercio, Cna Forlì ha chiamato a confronto i candidati sui temi cari all’associazione di categoria. Il saluto portato dal presidente provinciale, Lorenzo Zanotti, ha ricordato quanto sia importante il momento delle elezioni per la città: "Perché siamo orgogliosi e innamorati del nostro territorio". Cinque i temi trattati e sottoposti da tempo ai candidati, tre i minuti a disposizione per ognuno per dare una risposta. La sala Zambelli era gremita, si è dovuta aprire una sala attigua per poter accogliere gli oltre 300 cittadini. Si è partiti dalle politiche sovracomunali,in particolare Cna poneva attenzione su Ravegnana, cablaggio delle aree produttive, aeroporto, unione dei Comuni.

È stato il comunista Vito Botticella il primo a rompere il ghiaccio: "Cosa non ha funzionato dell’Unione? – si è chiesto –. Troppi gli attori coinvolti e con queste premesse bisogna operare in maniera condivisa". Rinaldini ha letto spesso dai fogli, citando dati: in questo caso, una ricerca per parlare delle aree interne e dell’importanza della loro gestione, sempre maggiore in futuro. "La giunta Zattini è uscita dall’Unione – ha affermato alzando gli occhi dal foglio – e si relaziona poco con il resto del territorio,non portando quel ruolo di capofila che compete al capoluogo". "Grazie per l’ assist – ha esordito Zattini –, siamo usciti da un ente che non funziona, l’hanno riconosciuto tutti i sindaci". Applausi scroscianti da una parte della platea alle affermazioni di Zattini: ovviamente ciascuno schieramento aveva i propri uomini in sala, compresi molti big dei partiti.

La proposta di Rinaldini sulla fiscalità locale – il secondo tema trattato – è quella di uniformare le aliquote su tutta la Romagna. Contestualmente, si chiedeva un parere sulla tassa sui rifiuti per le imprese: "Alea non è gestita bene – ha affermato il candidato di centrosinistra –. C’è un’incidenza del costo della manodopera sul prezzo finale troppo alto, inoltre non è riuscita ad aggiudicarsi due progetti per i biodigestori perché ha presentato male le domande". Critiche anche sul costo del personale. Il secondo a parlare è stato il candidato del partito Comunista Italiano che ha fatto una disamina sui costi troppo elevati per tasse, rifiuti e costi per la sicurezza. "Stasera tutti noi andremo a casa tranquillamente, ogni giorno invece 4 lavoratori muoiono". E i salari "sono troppo bassi".

L’applauso, di solito scrosciante per Zattini, si è strozzato quando ha affermato che Alea funziona bene: "Ci ha portato a livelli di differenziazione dei rifiuti mai visti – ha spiegato – siamo sempre ai primi posti tra le città che producono meno rifiuti". Ribadendo poi come in cinque anni la sua giunta non abbia mai aumentato nessuna tariffa.

Zattini ha poi ripreso subito la parola per parlare di semplificazione e digitalizzazione. "Per noi l’imprenditore è una risorsa – ha affermato – perché può portare ricchezza al territorio". Sulla digitalizzazione ha ricordato il progetto della Ripa che diventerà il nuovo archivio digitale del Comune. Proprio sul tema della digitalizzazione Rinaldini ha ricordato come Forlì sia al di sotto della media delle altre città romagnole. "Nel 2021 era pronto il progetto per digitalizzare l’archivio – ha attaccato – è una responsabilità grave di questa amministrazione non averlo fatto, ora tante pratiche sono andate perse con l’alluvione". Diversa la ricostruzione di Zattini: "Siamo stati sfortunati. Avevamo deliberato la digitalizzazione ad aprile 2023". Contrattacco del sindaco: "Nel loro programma non c’è una parola sull’università". Anche se Rinaldini ha ricordato le previsioni di crescita della space economy, il settore aerospaziale che si collega a Ingegneria. Botticella ha ricordato come semplificare non debba essere confuso con soppressione degli adempimenti.

Sugli appalti e sul Pug (piano urbanistico generale) si è giocata l’altra sfida tra i due candidati di centrodestra e centrosinistra, con Rinaldini che ha attaccato il nuovo codice degli appalti del ministro Matto Salvini, difeso invece da Zattini che si è preso anche qualche ululato di disapprovazione dalla platea. "È grave che non sia stato approvato il Pug", ha attaccato Rinaldini, "Serve tempo per rifletterci bene", si è difeso Zattini. Botticella ha sottolineato come dal 2012 siano calate le imprese artigiane e come il centro storico fosse pieno di artigiani e negozi circa 30 anni fa.

Finite le domande istituzionali si è avuto tempo di proporre alcune domande pervenute dal pubblico che si sono concluse con l’attacco di Rinaldini: "In 5 anni avete avuto il tempo di fare le cose e non lo avete fatto". E la replica di Zattini: "Ci vogliono ben più di cinque anni per sistemare 50 anni di sfacelo".