In corso i lavori per ricostruire le sponde distrutte del fiume Bidente

L'Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile della Regione Emilia-Romagna sta eseguendo lavori di ricostruzione di opere di difesa spondale e manutenzione dell'alveo del fiume Bidente a Meldola, necessari dopo l'alluvione dello scorso maggio.

In corso i lavori per ricostruire le sponde distrutte del fiume Bidente

In corso i lavori per ricostruire le sponde distrutte del fiume Bidente

Continuano i lavori di ricostruzione di opere di difesa spondale e manutenzione dell’alveo del fiume Bidente a Meldola, resesi necessari dopo l’alluvione dello scorso maggio. Infatti l’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile della Regione Emilia-Romagna stanno eseguendo lavori in destra idrografica, adiacente all’insediamento residenziale di via Sbaraglio.

"Nello specifico è in corso la ricostruzione di una importante opera di difesa spondale – spiegano i tecnici del servizio regionale – ribaltata dalle acque durante l’alluvione del maggio scorso. La ricostruzione, di non facile esecuzione per la mancanza di spazio operativo, avviene mediante la posa di massi ciclopici in sostituzione, dove crollata, dell’esistente opera costituita da un muro in calcestruzzo. Inoltre è in corso un’opera di manutenzione straordinaria della vegetazione lungo l’asta fluviale nel tratto che va dal ponte dei Veneziani fino a valle del ponte della Barca".

Il sindaco Roberto Cavallucci per rendersi conto della tipologia dell’intervento ha effettuato un sopralluogo nel fiume Bidente alla presenza dei funzionari dell’Agenzia, geometra Marco Olivieri e ingegnere Pietro Azzarone. "L’amministrazione comunale ringrazia l’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile regionale per questi importanti interventi che porteranno a tutto il nostro territorio una maggiore sicurezza idraulica". Difficile infatti dimenticare le immagini della potenza del fiume Bidente nell’attraversamento del Ponte dei Veneziani e quelle dell’esondazione del Bidente ingrossato anche dalla piena del Torrente Voltre con l’evacuazione di circa 20 persone residenti in via Trieste e l’area degli impianti sportivi trasformati in un lago. Furono chiusi allora anche il Ponte della Barca e le aree prossime al Ponte dei Veneziani e a Cà Baccagli.

o. b.