ALESSANDRO MAMBELLI
Cronaca

"Io, ventriloquo, diffondo risate e gentilezza"

Il comico Fratellini, vincitore di Italia’s Got Talent nel 2020, sarà l’11 al San Luigi con ’Trop Secret’.

Il comico-ventriloquo Andrea Fratellini, con i suoi pupazzi

Il comico-ventriloquo Andrea Fratellini, con i suoi pupazzi

Continuano gli appuntamenti della rassegna ’San Luigi Comedy Night’. Il prossimo è l’11 gennaio, ore 21, quando sul palco della sala di via Lugi Nanni 14 salirà Andrea Fratellini, noto al grande pubblico per aver vinto l’edizione 2020 di Italia’s Got Talent con il suo inseparabile pupazzo Zio Tore. Il suo spettacolo, ’Trop secret’ (biglietti disponibili online su Liveticket), è un mix di comicità e ventriloquia in cui non mancheranno le interazioni col pubblico.

Fratellini, la ventriloquia non è un’arte semplice. Com’è nata questa passione?

"Per caso. Da giovane facevo il mago-infermiere negli ospedali, come volontario, ma 15 anni fa, a Olbia, incontrai una bambina con un disturbo dello spettro autistico. Quando le chiesi come si chiamava non mi rispose, ma poi la madre prese un pupazzo ricavato da un guanto da forno e le parlò attraverso quello, e lei rispose. Da lì ho iniziato a parlarle attraverso questo pupazzo, e poi l’ho fatto anche con altri. Un giorno una bambina mi disse che a parlare ero io, e non il pupazzo, e così ho cominciato a fare delle ricerche".

E come ha fatto a trasformarsi poi in un lavoro?

"Ogni anno, in Kentucky, c’è un congresso di ventriloqui. Grazie al mio lavoro (ero un assistente di volo per una compagnia che poi è fallita) potevo permettermi dei biglietti a basso costo, così per qualche anno ho frequentato altri professionisti. Alla fine, essendo il primo ventriloquo italiano che partecipava a questo evento, mi sono anche esibito. Ho imparato che la cosa più importante è l’empatia, più che la tecnica".

Nel 2020 ha vinto Italia’s Got Talent, se l’aspettava?

"La mia unica aspettativa era quella di fare bella figura, magari finire sul web col video della mia partecipazione, ma la vittoria è andata oltre ogni mia più fervida fantasia. È stato davvero molto bello".

Com’è nato Zio Tore?

"È nato nelle corsie degli ospedali. Su eBay comprai una prima versione di questo vecchietto che chiamai Doc Tore (in Sardegna, Tore è un diminutivo per Salvatore). Poi ho perfezionato il personaggio nei laboratori comici di Milano, come Zelig e Colorado, e Doc è diventato Zio perché non eravamo più fra le corsie".

Cosa dobbiamo aspettarci da ’Trop Secret’?

"Tante risate e tanto divertimento, ma anche tanti messaggi, perché anche uno spettacolo di ventriloquia può farlo. Il più importante è quello di essere sempre gentili con il prossimo, perché nella società odierna ci sono tanta rabbia e negatività. Serve più gentilezza".