
La deputata di Forza Italia chiede impegni dopo il deficit di bilancio accumulato dall’Istituto "Serve un lavoro comune che includa anche risorse straordinarie per la tenuta della struttura".
Si torna a parlare dell’Irst. Al centro, ancora una volta, il deficit di bilancio, coperto con donazioni ed eredità, e le tensioni che questo ha generato. L’origine è chiara: una parte consistente delle prestazioni effettuate sui residenti romagnoli non rientra nell’accordo di fornitura firmato con l’Ausl Romagna. Un meccanismo che negli anni ha inciso in modo crescente sui conti dell’Istituto. A intervenire sulla situazione l’onorevole Rosaria Tassinari (Forza Italia, nella foto): "L’Irst negli anni è stato gestito con prudenza a fronte dei mancati riconoscimenti economici, ma oggi si trova ad affrontare tre criticità che meritano attenzione immediata". La prima è relativa al personale dipendente: "La piena applicazione dei rinnovi contrattuali, doverosa e giusta, sta generando maggiori costi non integralmente coperti dai finanziamenti attuali". La deputata azzurra sottolinea, inoltre, come il blocco della soglia dei contributi da parte dell’Azienda sanitaria abbia comportato "un accumulo di risorse non corrisposte che si stima attorno ai 15 milioni di euro negli ultimi quattro anni". Nonostante l’importanza del sostegno regionale, secondo Tassinari, l’ospedale meldolese sembra restare ai margini. "I finanziamenti extra prestazioni erogati dalla Regione per l’Irst – spiega l’onorevole in una nota –, sono fermi da tempo intorno al 4%, uno dei livelli più bassi in Emilia-Romagna, nonostante il tetto massimo previsto dalla legge arrivi fino al 30%".
Per il bilancio 2024 l’Ausl Romagna ha deciso di intervenire, stanziando 2,6 milioni di euro "in via eccezionale" per l’Istituto. Ma l’intervento tampone non ha evitato un ‘terremoto’ ai vertici dell’ospedale oncologico: il presidente Fabrizio Miserocchi, il direttore generale Lorenzo Maffioli - che sarà sostituito dal 1° luglio da Cristina Marchesi, ex Ausl di Reggio Emilia - e il direttore scientifico Nicola Normanno hanno presentato le dimissioni ai soci, aprendo a una riorganizzazione che è ancora in corso.
"In questa fase delicata di transizione è fondamentale che la Regione garantisca il massimo sostegno, evitando che le difficoltà di bilancio possano compromettere la tenuta della struttura, la qualità dei servizi e la serenità dei lavoratori – sottolinea Tassinari –. Occorre che le istituzioni valutino la possibilità di intervenire anche attraverso risorse straordinarie per preservare questa eccellenza". Dopo i ripetuti appelli lanciati da politici e sindacati, anche la deputata forlivese rilancia la necessità di un’azione condivisa per salvaguardare il futuro dell’Irst: "Da parte mia continuerò a seguire con attenzione l’evoluzione della situazione, interloquendo con il Ministero della Salute e con tutti i livelli istituzionali competenti – conclude la nota –. Serve un lavoro comune, coordinato, al di là delle divisioni politiche, per difendere e rafforzare questa realtà così importante per il territorio e per il bene dei cittadini".
Valentina Paiano