MAURIZIO BURNACCI
Cronaca

Juri Carioli muore mentre pulisce il fucile: il proiettile lo colpisce alla testa

Forlimpopoli: il colpo è partito accidentalmente. La disperazione dei genitori. Il ragazzo non è si è accorto di una cartuccia rimasta nella canna

Juri Carioli, la vittima

Juri Carioli, la vittima

Forlimpopoli (Forlì), 4 aprile 2023 – Il colpo fa subito accorrere i genitori, che sono nell’altra stanza. Ma una volta arrivati lì in quella camera – domenica tra le 21 e le 22 – il figlio è già morto. A terra, in una pozza di sangue, c’è Juri Carioli, 31 anni, operaio, ucciso da uno sparo accidentale scoccato da una delle sue armi.

Un’esplosione rintoccata mentre il ragazzo puliva nella sua casa un fucile da poligono, che ha centrato il 31enne alla testa, non lasciandogli scampo. Lo scenario della tragedia è un’abitazione della periferia di Forlimpopoli, il paese dei natali di Pellegrino Artusi, a sette chilometri da Forlì, nella frazione di Sant’Andrea.

Un incidente: questa la conclusione a cui sono giunti i carabinieri, immediatamente arrivati sul posto. Il ragazzo aveva una forte esperienza a maneggiare le armi, la sua grande passione. Armi (da caccia e da poligono) detenute legalmente e regolarmente conservate.

Lo scenario dell’accadimento accidentale è diventato presto ufficiale. Scartata l’ipotesi del gesto estremo. E questo per due ragioni, sostengono le segnalazioni giunte ieri alla procura di Forlì. La prima è che non è stato trovato alcun messaggio d’addio. La seconda è che l’arma mortale, lunga da poligono, non era caricata, ma al suo interno, nella canna, stazionava una cartuccia, rimasta forse dall’ultima sortita al poligono di tiro di Forlì, che il ragazzo regolarmente frequentava. L’ipotesi è che Juri, mentre puliva il fucile, non si sia accorto di quella pallottola. Così è bastato sfiorare il grilletto per innescare la tragedia.

L’episodio ha gettato nello sconforto un’intera comunità. Parenti, amici, residenti sono sotto choc. Juri, operaio alla Pollo del Campo, un allevamento di Santa Sofia, paese appenninico delle Foreste Casentinesi, era un ragazzo conosciutissimo Era stato una promessa del calcio.

Come portiere aveva giocato nelle giovanili del Forlimpopoli prima di passare al glorioso vivaio del Cesena. Poi aveva giocato qualche anno da dilettante, militando anche nel Riccione (dal 2010 al 2012). Infine aveva trovato lavoro come operaio, lasciando spazio alla sua grande passione, le armi. Passione vissuta "con dedizione, cura e responsabilità" sostiene chi lo conosceva. Poi domenica sera quella cartuccia nascosta nella canna del fucile ha ucciso Juri e i suoi sogni.