La Memoria si chiama Silver. Il fratello lo celebra in Senato: "Solo la scuola può perpetuarlo"

Giornata per le vittime delle stragi, il discorso di Franco sul 24enne che perse la vita nell’Italicus

La Memoria si chiama Silver. Il fratello lo celebra in Senato: "Solo la scuola può perpetuarlo"

La Memoria si chiama Silver. Il fratello lo celebra in Senato: "Solo la scuola può perpetuarlo"

Una giornata speciale per il forlivese Franco Sirotti. Ieri mattina, nella ‘Giornata della memoria di tutte le vittime del terrorismo’ nell’aula del Senato si è tenuta la celebrazione davanti alle più alte cariche dello Stato.

Sirotti da diversi anni si spende per perpetuare la memoria del fratello Silver che, il 4 agosto 1974, nelle vesti di ferroviere, perse la vita nella strage dell’Italicus, attentato di stampo fascista che, a San Benedetto Val di Sambro, nel Bolognese, provocò l’uccisione di dodici persone; un attacco al cuore democratico poi rivendicato da Ordine Nero.

L’allora 24enne Silver Sirotti (che dopo il diploma all’Iti s’era iscritto a Ingegneria all’università di Bologna, prima d’essere assunto dalle Ferrovie dello Stato con la qualifica di ’conduttore’, ossia controllore), riuscì a sopravvivere allo scoppio della bomba sul treno, non trovandosi in quel momento nella vettura esplosa. Tuttavia, anziché mantenersi in salvo, intendendo aiutare i viaggiatori intrappolati nelle fiamme, entrò nella vettura rovente con un semplice estintore.

Questo gesto gli costò la vita per essere stato investito da una fiammata provocata dall’esplosione dell’ordigno. Un eroe forlivese al quale è, poi, stata riconosciuta la medaglia d’oro al ‘Valore Civile’ nel 1975. Il fratello di Silver, Franco Sirotti, ha così ricordato ieri il sacrificio del congiunto, con un sentito discorso, applauditissimo dall’aula: "Essere qui è una grande emozione e un grande onore – racconta Sirotti –, tenendo conto anche della richiesta della mia testimonianza espressa del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il presidente ha dimostrato la sua particolare sensibilità per il gesto di Silver". Col presidente Mattarella esiste d’altronde un comune destino: lui perse il fratello Piersanti ucciso, nel 1980, da Cosa Nostra. Sulla celebrazione, Franco Sirotti ha quindi aggiunto: "Parlare davanti ad una platea così, anche se mi era già successo con la presenza del presidente Napolitano, non è mai semplice. Nel mio discorso ho, però, voluto sottolineare l’esigenza che i parenti delle vittime hanno, ossia la necessità di conoscere la verità, e questo può avvenire solamente disvelando il segreto di stato".

"Ho voluto precisare – rimarca ancora Franco Sirotti – anche l’importanza della memoria e della storia. E questo può succedere solamente attraverso la scuola: per non dimenticare chi ha donato la sua vita per salvare gli altri con il coraggio di un giovane come Silver".

Dopo la conclusione dell’evento, poi, Franco Sirotti, che era accompagnato dal figlio Nicolò, si è intrattenuto col presidente Mattarella, dal quale ha ricevuto i complimenti per quanto esposto nel discorso, ed al quale ha rivolto il ringraziamento per i valori che porta avanti negli anni del suo mandato. Complimenti ricevuti anche dalla premier Giorgia Meloni che non ha mancato di esprimere a Sirotti la sua solidarietà. Dopo la celebrazione Sirotti si è intrattenuto con la famiglia Russo: Silver salvò la vita, eroicamente, a due suoi componenti.