L’autodifesa dell’imputata: "Nessun maltrattamento. Sara l’ho conosciuta poco"

Altra seduta del processo nato dal caso di Sara Pedri, la 31enne svanita nel nulla il 4 marzo 2021 a Trento: si sarebbe suicidata a seguito di vessazioni.

L’autodifesa dell’imputata: "Nessun maltrattamento. Sara l’ho conosciuta poco"

L’autodifesa dell’imputata: "Nessun maltrattamento. Sara l’ho conosciuta poco"

Nuova udienza preliminare ieri in tribunale a Trento sui presunti maltrattamenti nel reparto di ginecologia dell’ospedale Santa Chiara. Procedimento scattato a seguito di una lunghissima indagine scatenata dalla scomparsa della ginecologa forlivese Sara Pedri, 31 anni, svanita nel nulla il 4 marzo 2021 a Cles, in Trentino, regione in cui la dottoressa era in servizio.

Il corpo di Sara non è mai stato ritrovato; per gli inquirenti – stando ai resoconti dei messaggi telematici di Sara a parenti e amici – la 31enne forlivese si sarebbe tolta la vita a seguito del presunto mobbing subìto in corsia dai suoi superiori, gettandosi nel lago di Santa Giustina.

Sotto accusa ci sono l’ex primario di ginecologia dell’ospedale di Trento, Saverio Tateo, e la sua vice Liliana Mereu, accusati di maltrattamenti in concorso e in continuazione. Nell’udienza di gennaio si sono incardinate tutte le parti civili, tra cui la madre di Sara, assistita dall’avvocato Nicodemo Gentile. Le difese degli imputati avevano chiesto il rito abbreviato: sul punto il giudice s’è riservato di decidere. Tutte ammesse, dunque, le parti civili: otto dottoresse, la madre di Sara Pedri in quanto curatrice speciale della persona scomparsa, Azienda sanitaria e il sindacato dei sanitari pubblici trentini Fenalt.

Per la prima volta da quando è scattata l’inchiesta ieri uno dei due imputati ha parlato davanti a un giudice: la dottoressa Liliana Mereu, rispondendo alle domande delle parti, ha negato che nell’ospedale di Trento si siano mai consumati maltrattamenti sul lavoro. Il 19 aprile verrà sentito Saverio Tateo. "Con la dottoressa Sara Pedri tra l’altro io ho lavorato pochissimo. E comunque anche con lei non ci sono mai stati problemi..." ha sostenuto in aula l’ex vice primaria Liliana Mereu.

Le difese dei due imputati hanno già depositato una perizia psichiatica su Sara, frutto di articolate indagini difensive che comprendono diverse dichiarazioni testimoniali del personale del reparto, e una relazione sul funzionamento di Ginecologia e ostetricia nel periodo in cui il dottor Tateo era primario; documentazione riguardante "il rapporto interno fra medici e primario".

La perizia psichiatrica su Sara è stata depositata soprattutto per controbattere un’omologa analisi già depositata nei mesi scorsi dall’avvocato della famiglia di Sara, Nicodemo Gentile. Un esame in cui emergeva "la sanità mentale di Sara, fortemente compromessa" però, "a livello psicologico", dai presunti maltrattamenti subiti nell’ospedale di Trento.