L’impegno di Musumeci "Dobbiamo fare presto" Bonaccini: "In regione danni per un miliardo"

Il ministro: "Subito un vertice con i tecnici per definire le priorità. Entro fine mese un disegno di legge sulla ricostruzione". Il governatore: "Prima risposta celere, ora interventi concreti".

L’impegno di Musumeci  "Dobbiamo fare presto"  Bonaccini: "In regione  danni per un miliardo"

L’impegno di Musumeci "Dobbiamo fare presto" Bonaccini: "In regione danni per un miliardo"

Le richieste dei sindaci e degli amministratori locali sono state fatte proprie dal presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, e dal ministro Nello Musumeci, ieri in visita a Predappio. Il governatore, che giovedì aveva incontrato a Roma la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha comunicato che "i danni del maltempo nella nostra regione ammontano a un miliardo di euro". Nel ringraziare il governo per "avere celermente dichiarato lo stato di calamità naturale e stanziato i primi 10 milioni di euro", ha chiesto al ministro e al governo un "decreto legge speciale per l’emergenza maltempo in Emilia-Romagna", analogo a quello che nei mesi scorsi ha visto assegnato alle Marche 400 milioni. "Noi emiliano-romagnoli siamo gente che poco si lamenta, ma fa molto. Ora però aspettiamo decisioni concrete, mentre da parte di tutti i sindaci e amministrazioni locali di ogni parte politica garantiamo capacità e qualità di ricostruzione e di spesa dei fondi che arriveranno, come abbiamo fatto anche per l’ultima emergenza del terremoto del 2012 in Emilia".

Elogiando il clima di collaborazione fra tutte le istituzioni trovato in Romagna e assicurando di farsi portavoce delle richieste di sindaci e popolazioni colpite all’interno del Governo e alla stessa presidente del consiglio Giorgia Meloni, il ministro ha assicurato: "Nei prossimi giorni farò una riunione interministeriale, insieme al viceministro delle Infrastrutture e Trasporti, Galeazzo Bignami, a un team di tecnici, geologi e ingegneri, in collaborazione con il presidente Bonaccini e il capo dipartimento della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio, per decidere subito il da farsi".

Rimarcando la necessità di "progettazione per capire gli interventi urgentissimi da realizzare e quelli che possiamo realizzare a media e lunga scadenza", Musumeci ha proseguito: "Sono venuto da voi amministratori per ascoltarvi nel mio itinerario. Il buon Dio ci ha aiutati, perché, rispetto ai danni materiali, potevamo avere un bilancio di perdite umane di gran lunga superiore rispetto a quello già pesante che abbiamo avuto". Riguardo ai danni, Musumeci ha precisato: "Abbiamo accolto la prima stima fornita dalla Regione e il nostro dipartimento farà un’altra valutazione. Quello che è accaduto in Emilia-Romagna potrebbe accadere in qualsiasi altra parte d’Italia. Quindi serve passare a una seria progettazione del territorio, quali le infrastrutture strategiche che collegano i centri abitati e poi che collegano le attività produttive. Occorre anche un diverso coinvolgimento dei cittadini. Infatti, avere cura della propria azienda, del proprio territorio aiuta a ridurre il rischio, che non è mai zero, ma che si può certamente attenuare".

Il tema più sentito è certamente la valutazione dei danni: "Vedremo qual è l’entità, comunque consistente, dei danni e sulla base della ricognizione faremo una serena riflessione sulle risorse necessarie. Una cosa è certa: dobbiamo fare tutto il possibile e presto". E ha concluso: "Entro maggio presenterò un disegno di legge legato alla ricostruzione post-calamità e non solo per le frane, ma anche per le calamità sismiche, perché in Italia le ricostruzioni possono durare anche 40 anni, e questo è inconcepibile. Con le risorse pubbliche la ricostruzione deve avere un inizio e anche una fine".

Quinto Cappelli