Il mondo dello sport scende in campo per dare una mano. I volontari Aics, da tutta Italia sono arrivati a Forlì e le loro prima tappa, ieri, è stata all’archivio comunale della città, nel quartiere Cava, dove hanno cominciato a ripulirlo dal fango che ha travolto e divorato la storia della comunità cittadina, nella speranza di riuscire a salvare alcuni dei documenti danneggiati dalla furia dell’acqua. Ieri i volontari impegnati nell’opera di pulitura sono stati in tutto tredici, ma molti di più sono quelli in arrivo da Lecce, La Spezia, Roma, Firenze, e altre città d’Italia pronti ad occuparsi dei beni culturali e sportivi, ma anche per aiutare i cittadini a liberare cantine e case allagate. In prima fila, tra i volontari al lavoro già oggi le mamme del Mamanet Forlì, atlete dello sport promosso da Aics proprio per promuovere la rete sociale tra donne.
"Aics nazionale – commenta il suo presidente Bruno Molea, forlivese – ha diramato un appello a tutti i suoi territori nel primo giorno d’emergenza e la risposta è stata commovente e immediata. Nella sede di Aics Forlì-Cesena, scampata all’alluvione, stiamo raccogliendo beni di prima necessità che i nostri comitati territoriali di fuori provincia ci stanno inviando copiosi e, in accordo con il Comune di Forlì, li stiamo stoccando e distribuendo dove ce n’è bisogno. Ringrazio prima di tutto operatori, volontari e dirigenti di Aics Forlì-Cesena che, pur spaventati dall’apocalisse attorno a noi, si sono messi a disposizione per accogliere l’ondata di affetto che sta arrivando da tutta Italia, e ringrazio chi sta attraversando l’Italia per darci una mano. Da aics Reggio Emilia ci è perfino arrivato un trattore armato di pala per aiutare a sgomberare le strade dal fango. Ancora una volta, l’associazionismo, la forte rete capillare messa in campo da Aics e il Terzo settore dimostrano tutta la loro forza e il loro buon cuore". Gli associati ad Aics che vogliano segnalare una situazione di difficoltà, possono farlo chiamando il 393.9312311. Lo stesso numero può essere contattato da chi vuole unirsi ai volontari.
Anche tecnici, atleti e dirigenti della Libertas Atletica Forlì si sono mobilitati con guanti, stivali, ramazze e pale, ma soprattutto con tanta energia, tipica di chi ama lo sport e si sono recati nelle zone colpite dall’alluvione dove passeranno il weekend (e non solo) cercando di aiutare chi ha più bisogno.
Sofia Nardi