L’ora delle polemiche "Si verifichino le colpe E si agisca in futuro in maniera diversa"

Ascom per voce del direttore Alberto Zattini e Italia Nostra vanno all’attacco. I gruppi consiliari di opposizione avanzano richieste.

L’ora delle polemiche  "Si verifichino le colpe  E si agisca in futuro  in maniera diversa"

L’ora delle polemiche "Si verifichino le colpe E si agisca in futuro in maniera diversa"

Di chi è la colpa per i danni dell’alluvione? La ricerca delle responsabilità sarà un passaggio inevitabile. "Ciò che è successo va ricondotto anche a comportamenti sbagliati – scrive Alberto Zattini, direttore di Confcommercio Forlì –. Siano essi colposi o dolosi, non sta a me dirlo, ma alla magistratura". Nel mirino ’il fattore umano’. "Mi riferisco a quanto non è stato fatto in questi anni a livello di manutenzione di alvei e argini dei fiumi. A questo va aggiunta una cementificazione ‘selvaggia’ – continua Zattini – e dire che l’Emilia-Romagna passa per essere un territorio virtuoso". Infine "una sottovalutazione degli effetti del cambiamento climatico. Troppo tardi per invertire la rotta? No, ma da oggi la politica, a tutti i livelli, deve inserire la manutenzione del territorio tra le sue priorità. E fissare regole ferree: stop alla cementificazione vicina ai fiumi". Dunque, via alla ricerca delle responsabilità. "Da chiarire – per Zattini – c’è il ruolo del Consorzio di Bonifica e delle istituzioni tutte".

Sul tema delle responsabilità, interviene anche l’associazione ecologista Italia Nostra. "Si apprende con sorpresa che alcuni politici imputano ai ’troppi No degli ambientalisti’ il disastro dell’alluvione in Romagna. Semmai, sono i troppi sì delle amministrazioni alle speculazioni fondiarie e l’incapacità di spendere i fondi europei in modo adeguato, cioè senza produrre danni significativi all’ambiente, come ormai richiesto in ogni piano di investimenti della Commissione Europea, che producono i disastri attuali", chiarisce la nota firmata da Antonella Caroli. Italia Nostra propone delle soluzioni, "già tante volte suggerite e rimaste inascoltate". L’Abc delle norme prevede di "non creare mai strozzature e restringimenti delle golene dei fiumi, soprattutto in coincidenza delle foci; fermare la cementificazione degli alvei dei fiumi e delle coste; migliorare lo stato ecologico dei corsi d’acqua, difendendo il deflusso minimo vitale, i boschi ripariali e le zone umide perifluviali; contrastare l’impermeabilizzazione dei suoli e mitigare le pratiche agricole che favoriscono fenomeni erosivi". L’associazione conclude auspicando un diverso governo del territorio, continuare a sostenere la riqualificazione del patrimonio edilizio privato e provvedere alla "rinaturazione ambientale e al rimboschimento".

I gruppi consiliari Pd, Forlì e Co, M5S, Misto-Italia Viva hanno scritto a loro volta all’amministrazione Zattini riaffermando la propria massima disponibilità a collaborare per fare fronte alla gestione dell’emergenza. "Siamo consapevoli che in questa fase occorre la massima collaborazione da parte di tutti per cercare, nel più breve tempo possibile, di risolvere la grave situazione che sta ancora affliggendo molti cittadini forlivesi. Nella maggior parte delle zone alluvionate – aggiungono – il fango, che va cementificandosi, è ancora alto, le cantine sono ancora piene, i rifiuti accatastati in mezzo alla strada non sono stati rimossi e, purtroppo, le fogne, intasate dal fango, sono ormai esauste. Siamo consapevoli che, allo stato delle cose, il lavoro enorme che i volontari e i quartieri, a cui va il nostro più grande e sentito ringraziamento e il plauso di ogni forlivese, stanno affrontando in prima persona non è più sufficiente"

I gruppi sopra citati aggiungono: "Da quanto appreso, è evidente che occorrono altri mezzi specializzati all’opera sin da subito: autospurghi, pompe fango, camion gru per la raccolta dei rifiuti, atteso che quelli attualmente spiegati non risultano sufficienti per rispettare il cronoprogramma diffuso ai cittadini. Allo stesso modo, ci preme segnalare l’importanza che vengano indicati – oltre ai numeri ad hoc attivati del Comune – i soggetti referenti per il coordinamento degli ambiti dell’emergenza in maniera da massimizzare il risultato dello sforzo corale con cui Forlì sta facendo fronte a questa tragedia".