
Mal di testa, è colpa anche di emozioni represse
Fiunchi *
Quando si hanno emicrania, cefalea e dolori fisici in generale, la prima cosa da fare è sempre l’indagine medica che escluda patologie metaboliche, neurologiche o altro. Se i risultati sono negativi allora è molto probabile che siano somatizzazioni.
La testa è il nostro computer centrale che ci mette in contatto con il mondo della materia. Gli organi di senso sono i suoi recettori. Rappresenta la nostra autonomia e anche la nostra individualità (attraverso il viso); racchiude i centri energetici superiori, grazie ai quali possiamo assumere il controllo della nostra vita e divenire consapevoli della nostra natura; quindi i dolori alla testa possono riguardare la mancanza di libertà nell’espressione della nostra personalità. Emergono quando questa viene repressa e minacciata, ovvero siamo costretti a inibirne la libertà, controllando le emozioni e costringendo l’affermazione di noi stessi per proteggerci.
Ho trattato con successo diversi casi di emicrania e di cefalea e ho riscontrato che, mentre l’emicrania nasce dal sentirsi minacciati o dal senso di colpa, il mal di testa di breve durata è provocato da un’iperattività del pensiero o da un’eccessiva tensione, quando ad esempio ci mettiamo in testa di voler capire proprio tutto o quando ci ostiniamo a voler trovare da soli la soluzione di un problema piuttosto che chiedere aiuto.
Quando il dolore è intenso e può darci l’impressione che la testa stia per scoppiare come suppongo accada al nostro lettore, il mal di testa nasce quasi sempre da emozioni represse, trattenute, in particolare la rabbia e la tristezza. La liberazione di queste emozioni fa scomparire il dolore.
Il mal di testa può dare la sensazione di sentirsi prigionieri. Avviene quando ci sentiamo obbligati a fare cose che limitano i nostri desideri e la nostra libertà. Per esempio ci sentiamo in dovere di andare in un tal posto o di scegliere una scuola che non desideriamo, siamo costretti ad aspettare qualcosa o qualcuno, a dire determinate cose, ad essere gradevoli e cordiali, ad essere performanti, a vestirsi bene, a sorridere e così via.
Questo disturbo colpisce in particolare chi ha difficoltà a prendere il proprio posto e si trova in presenza di persone che tendono a decidere per lui. Il mal di testa allora è l’occasione per dire: "Lasciatemi in pace, lasciatemi il mio spazio, ho il mal di testa!".
* psicologa e psicoterapeuta