Malcontento in piazza Cavour Nuove norme e burocrazia: commercianti preoccupati

Oggi convocati produttori e venditori alla sede del mercato aviunicolo per chiarire alcuni punti

Malcontento in piazza Cavour  Nuove norme e burocrazia:  commercianti preoccupati

Malcontento in piazza Cavour Nuove norme e burocrazia: commercianti preoccupati

C’è di nuovo preoccupazione presso gli operatori del mercato coperto di Piazza Cavour. La tensione nasce dall’approvazione, avvenuta lo scorso mese di aprile, del testo unificato delle norme regolamentari in materia di attività economiche, che comprende anche le nuove disposizioni che riguardano agricoltori e commercianti di quell’area. Le nuove norme sono funzionali al progetto di mercato che l’amministrazione ha in mente e che prevede, tra l’altro, somministrazione e consumo direttamente sul posto dei prodotti venduti, un’attività, peraltro, per la quale pochi operatori sono già attrezzati, forse solo un paio. Un progetto ambizioso, che comporta necessariamente molti cambiamenti, come nuovi orari, più dilatati, di apertura e chiusura, una nuova regolamentazione per quanto riguarda l’occupazione degli spazi dati in concessione e tanto altro.

Cambiamenti ai quali molti operatori, evidentemente, non s

ono preparati, o difronte ai quali manifestano una decisa opposizione. Come nel caso della disposizione secondo la quale i produttori agricoli sono tenuti a trasmettere, per via telematica, ai competenti uffici della direzione del mercato, ogni mese, il riepilogo del fatturato ottenuto nel mercato, "settimana per settimana, distinguendo quanto ricavato dalla vendita di prodotti del proprio fondo da quanto ricavato dalla vendita di prodotti acquistati da altri produttori agricoli". Una disposizione che contravviene a quanto concordato con le associazioni di categoria, e che, peraltro, potrebbe essere il frutto di un errore nella trascrizione del testo. "Certamente, le aziende agricole hanno un limite nella vendita: il 50% della merce deve provenire dalla propria azienda – spiega Mirko Tacconi della Cia, una delle sigle del mondo agricolo –. Come associazione, però, ci siamo opposti alla comunicazione mensile e avevamo chiesto che questa avvenisse una volta l’anno. Alla fine, l’accordo era che la comunicazione avvenisse semestralmente".

Un altro punto dolente e fonte di grande malcontento tra i produttori agricoli è la cosiddetta "spunta", secondo la quale, nei giorni in cui i titolari della postazione sono assenti, questa possa essere data in uso ad un altro operatore. "Questo lo troviamo inaccettabile – dice Giovanni, un agricoltore – perché noi paghiamo la postazione tutto l’anno e anche le utenze, come i rifiuti: per questo, troviamo ingiusto che qualcun altro possa utilizzare i nostri banchi".

Intanto l’amministrazione ha convocato per domani, presso il mercato Avicunicolo, in via Punta di Ferro, tutte le parti interessate, cioè produttori e commercianti. "Spero che questo tema della comunicazione del fatturato domani si chiarisca – dice Maurizio Mangelli della Coldiretti di Forlì –. Peraltro, ci hanno già spiegato che è frutto di un errore. Nella riunione di domani ci spiegheranno le nuove regole anche per quanto riguarda gli altri temi sul tappeto".

Paola Mauti