LUCA BERTACCINI
Cronaca

Mercury alla conquista dello spazio

Comune e Fondazione Carisp danno vita alla società che guiderà il polo tecnologico e aeronautico. Dal municipio 80mila euro l’anno fino al 2027. “Inizia un grande progetto”

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Forlì, 24 gennaio 2025 – Muove i primi passi – ieri la presentazione in commissione consiliare; martedì il voto in consiglio – la Fondazione Mercury, che ha come soci fondatori il Comune di Forlì e la Fondazione Cassa dei Risparmi. Il patrimonio iniziale è di 50mila euro, coperti in maniera paritaria dai due soggetti. La Fondazione Mercury, si legge nei documenti, “concorre alla definizione degli indirizzi generali del Polo Tecnologico Aeronautico Spaziale Forlivese”, attraverso collaborazioni con Università, Enav, Enac e imprese. Mercury dovrebbe concretizzare il protocollo di intesa, firmato a Forlì praticamente tre anni fa (era il 26 gennaio 2022) dall’Università di Bologna, dal Comune di Forlì, dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì e dalla Camera di Commercio della Romagna.

Rispetto ai firmatari di quel documento, oggi, mancano tra i fondatori Università e Camera di commercio, come ha fatto notare ieri anche la consigliera comunale del Pd Flavia Cattani. Il segretario e direttore generale del Comune di Forlì, Luca Uguccioni, ha illustrato lo statuto, sottolineando che la Fondazione è aperta ad altre realtà.

Il Comune metterà sul piatto 80mila euro annui per il prossimo triennio (dovrà variare il bilancio). Sono previsti emolumenti per presidente, vicepresidente e revisori dei conti (a definire l’ammontare sarà il futuro cda della Fondazione Mercury). Da definire anche eventuali compensi per il comitato scientifico che verrà formato per aiutare la Fondazione nella sua attività.

Paola Casara, assessore comunale con delega al Progetto Forlì Aerospazio, ha ricordato che il protocollo del 2022 venne sottoscritto “con l’obiettivo di mettere insieme mondo dell’università e delle imprese. Mercury è un pezzo di un progetto molto più ampio. La vocazione del nostro territorio è chiara. I soci partecipanti a questo progetto possono essere parecchi, non sappiamo quanti. Il progetto è in divenire. Oltre ai fondatori, c’è la possibilità di essere anche soci partecipanti”. Per quanto riguarda i fondatori, “intanto si parte con due soggetti. La regia sarà in capo al Comune. Avevamo urgenza di partire, visto che il protocollo è del 2022, poi a volte si parte anche con qualche incertezza”. Perché manca la Camera di commercio, già criticata di recente (anche dal sindaco Zattini) per il proposito di cedere le quote della Fiera di Forlì? “Ha espresso perplessità perché di base non aderisce a Fondazioni”, scelta fatta anche in un caso in cui era coinvolto il Comune di Rimini.

Ad ogni modo, “oggi segniamo un passo in avanti nella crescita di Forlì. L’assessore regionale Vincenzo Colla punta su Forlì per farne un hub regionale dell’aerospazio. Siamo in completa sinergia con Governo e Regione per andare ad attingere alle risorse per questi progetti”. Critico Jacopo Zanotti, avvocato, ex consigliere comunale indicato dal Pd in qualità di esperto: “Troppe incertezze. Auspico chiarezza. Ci sono tante cose scritte in termini generali. Perché non avete pensato a una società consortile?”. Casara ha spiegato che la scelta della forma-Fondazione, criticata anche dal dem Giovanni Bucci, è stata presa su consiglio di esperti.