Modigliana, scintille in consiglio comunale

Nell’ultima riunione prima del voto la capogruppo di minoranza Rossi ha chiesto conto dei soldi raccolti dalla Pro loco e del cronoprogramma dei lavori.

Modigliana, scintille in consiglio comunale

Modigliana, scintille in consiglio comunale

Si é svolto giovedì l’ultimo consiglio comunale a Modigliana ma niente spumante e pasticcini in Municipio, come spesso si usa fare negli addii. Sono volate invece scintille prima su due interrogazioni della capogruppo di minoranza Maria Cristina Rossi – che avranno risposta dal prossimo sindaco/a – e poi sui punti dedicati alla gestione per l’esercizio finanziario 2023, approvato ma con i voti contrari delle due minoranze, e la variazione al bilancio di previsione della destinazione dell’avanzo con le minoranze astenutesi.

La Rossi ha chiesto innanzitutto un cronoprogramma dettagliato di ogni intervento oggetto della convenzione tra Sogenid e Comune di Modigliana, dei lavori di ripristino rimasti in gestione al Comune. Nell’altra interrogazione, visto che la Pro loco ha aperto una raccolta fondi su conto corrente dedicato ‘Pro alluvione’ presso la Bcc Credito cooperativo locale e sono stati raccolti 130mila euro da destinarsi ad aiuti per la popolazione alluvionata, chiede di sapere se è stata introitata la somma e come sia stata utilizzata.

Ma la maggior parte della seduta ha riguardato una parte dell’attivo della gestione dello scorso anno di circa 2,2 milioni di euro, di cui un milione per la maggior parte vincolato dai donatori al recupero del ponte di Cà Stronchino.

L’assessore al Bilancio Stefania Fabbri ha spiegato che i 991mila euro di avanzo del bilancio 2023, ossia fondi liberi da spendere, sono dovuti: 350mila euro all’avanzo libero del 2022, utilizzato nel 2023 per pagare le ditte per i primi lavori alluvionali che poi sono stati sono stati restituiti dalla struttura commissariale; 300mila euro al recupero dalla gestione del fotovoltaico, dovuta ad una verifica per mancata manutenzione e 300-350mila dovuti alla buona gestione. Secondo la Rossi questa gestione non si può definire corretta. Per la Bonfante non sono stati spesi neanche quelli che il consiglio aveva votato e per lo stradello del Casone sono stati spesi due volte, perché ricostruito dopo che era franato prima degli episodi alluvionali. Il sindaco Jader Dardi ha ricordato le difficoltà nella gestione di questi anni perché due anni di Covid hanno bloccato tutto, poi l’esplosione del costo energetico costato 150mila euro e l’alluvione e i suoi danni hanno paralizzato tutta l’attività dell’ente. Soltanto sei le persone che hanno assistito all’ultimo consiglio comunale di questa giunta.

Nel frattempo Movimento 5 Stelle e Potere Operaio hanno dichiarato che l’annunciata lista "non si farà".

Giancarlo Aulizio