Ho sempre ritenuto Forlì, la mia città, non troppo benevola con i suoi figli più illustri. Credo sia dovuto alla cultura contadina che ancora influisce su usi e costumi del ‘zitadòn’. Badare alla sostanza e non smarrirsi in troppe smancerie. E’ un po’ l’assunto alla base di questa filosofia. Ci pensavo mentre osservavo il manifesto fatto affiggere dalla famiglia che ricorda i 20 anni dalla morte di Ettore Nadiani e che riporta, in piccolo, quello, bellissimo, ideato da ‘Ettorino’, così lo chiamavano gli amici, che raffigura col suo inequivocabile tratto, l’abbazia di San Mercuriale coperta dalla neve. Quel manifesto ha una storia.
* già capo ufficio stampa
del Comune