MARIA NERI
Cronaca

Navigator Forlì, offrono 1.500 posti

Reddito di cittadinanza, scatta l’inserimento al lavoro

Corso di addestramento per navigator a Roma

Forlì-Cesena, 23 settembre 2019 - Sono 2.641 i nuclei che hanno ottenuto il reddito di cittadinanza nella provincia di Forlì-Cesena per un importo medio mensile di 434,38 euro e 6.006 persone coinvolte (Report Inps, 4 settembre).

Da questa settimana entra nel vivo la ‘fase due’ del reddito: nei Centri per l’impiego di Forlì, Cesena e Savignano cominceranno i colloqui con i beneficiari del sussidio per la ricerca di un lavoro. In pratica saranno chiamati, attraverso un sms, solo coloro che hanno cominciato a percepire il reddito di cittadinanza nel periodo aprile-luglio (tutti gli altri slitteranno al 2020) e che hanno i requisiti per essere inseriti nel programma di ricerca di un impiego, firmando il ‘Patto per il lavoro’.

Per la provincia di Forlì-Cesena sono poco più di un migliaio: 587 per l’ambito di Forlì, 227 per il Cesenate e 215 per l’area di Savignano. «Dovremo convocarli tutti entro la metà di dicembre, ma si tratta solo di una parte dei beneficiari del reddito di cittadinanza perché un’altra – spiega Andrea Panzavolta, dirigente dell’Agenzia regionale per il lavoro degli ambiti territoriali della Romagna – è stata indirizzata ai servizi sociali per sottoscrivere il ‘Patto di inclusione’, nel caso in cui non ci siano le condizioni per un inserimento lavorativo». Saranno i navigator a prendere in carico chi cerca lavoro, la nuova figura professionale prevista dalla legge che ha istituito il reddito di cittadinanza. Sono 12 i navigator in servizio nel nostro territorio dalla scorsa settimana: 6 a Forlì, 3 a Cesena e 3 a Savignano. Ne erano previsti 14: dovrebbero arrivarne altri due a Forlì. Assunti dopo il concorso nazionale di giugno, i nuovi tutor dei disoccupati hanno un contratto fino ad aprile 2021 con Anpal Servizi che collabora con l’Agenzia regionale per il lavoro. «La loro formazione – afferma Panzavolta – è partita all’inizio di agosto affrontando i temi che vanno dal mercato del lavoro regionale alle politiche attive, dalle tecniche di accompagnamento alla disciplina di settore, al tema della privacy e del trattamento dei dati. Questa formazione generale – prosegue – si sta completando con un affiancamento agli operatori dei centri per l’impiego per consentire ai navigator di entrare nei meccanismi operativi dei servizi per il lavoro». A facilitare la ricerca di un’occupazione per i beneficiari del reddito di cittadinanza, ci sono i quasi 1550 posti di lavoro inseriti nella banca dati: si tratta delle richieste pervenute dalle aziende ai Centri per l’impiego di Forlì, 422, Cesena, 431 e Savignano, 535. «I ‘redditisti’ – chiarisce Panzavolta – potranno eventualmente essere indirizzati a queste imprese, ma resta il fatto che il mercato del lavoro in Italia è libero e le aziende hanno il diritto di assumere chi vogliono. Per chi assumerà un beneficiario del reddito di cittadinanza, con contratto a tempo pieno e indeterminato, c’è solo un bonus nella forma di sgravio contributivo in relazione al reddito di cittadinanza del lavoratore assunto». Il patto per il lavoro prevede che debba essere accettata almeno una delle tre offerte di impiego avanzate dai navigator. Solo tra qualche mese, sarà la prova dei fatti a decretare se il reddito di cittadinanza sarà davvero servito a ridurre la povertà.