
Niente gpl in val Bidente: scatta la protesta
Quello della mancanza di impianti a gpl nell’alto Bidente è un problema non da poco. A Civitella, Galeata e Santa Sofia manca il servizio e i numerosi pendolari e utenti che percorrono il tratto della Sp4 del Bidente sono costretti a fare rifornimento a Meldola-Carpena o a Bagno di Romagna affrontando i tornanti del Passo del Carnaio. Una situazione che sta muovendo polemiche tra le centinaia di automobilisti dei tre Comuni della val Bidente che negli anni scorsi hanno acquistato auto o mezzi commerciali a gpl, soluzione spinta dagli incentivi governativi e delle stesse case automobilistiche proprio per il minore impatto a livello ecologico del gpl e dello stesso gas metano rispetto al diesel e alla benzina.
A muovere le acque per prima è stata la giovane maestra elementare Martina Perini di Santa Sofia. "Dopo la chiusura – racconta – dell’impianto a gas dei Fratelli Bresciani a Santa Sofia qualche giorno fa ha chiuso i battenti anche l’area di servizio di Cusercoli e adesso chiunque abbia un’auto a gpl deve recarsi a Meldola (punto più vicino) o a Forlì per fare il pieno. Mi sembra un’assurdità, visto che non tutti, io per prima (dato che lavoro a Galeata), possono farsi 30 km per fare rifornimento".
La chiusura dell’area di servizio di Cusercoli, probabilmente legata a problemi gestionali ed economici, ha destato sorpresa e sconcerto tra gli utenti, ma del resto negli ultimi anni hanno cessato l’attività altre aree di servizio a partire da Galeata, Corniolo, Cusercoli Meldola (poco prima della residenza per anziani ‘Davide Drudi’) e a Civitella nel centro del paese. Resistono a Santa Sofia l’area di servizio all’ingresso del paese (che non fornisce però il gpl) e Meldola con tre aree di cui due con diesel e benzina e quella moderna e recentissima del Conad con gpl.
La provinciale Bidentina è l’arteria del comprensorio forlivese più trafficata oltre che quella con il maggior numero di incidenti, in quanto serve un importante distretto industriale e turistico (Parco nazionale, Campigna e diga di Ridracoli), e la mancanza di distributori di gpl pesa sulla vita quotidiana delle persone dei tre maggiori centri abitati ma anche delle numerose frazioni. Si preannuncia una raccolta firme per chiedere ai tre sindaci di attivarsi e spingere per trovare una soluzione in tempi non biblici anche perché il passaggio all’auto elettrica sarà lungo, costoso e complicato.
Oscar Bandini