
Il consigliere provinciale con delega alla viabilità Roberto Cavallucci, il tecnico preposto e il sindaco Dardi.
Finalmente lunedì mattina a Modigliana si è potuta svolgere la prova di carico del terrapieno, alto 25 metri, realizzato alla base di sostegno della Sp20 per un tratto di 300 metri che collega la valle del Tramazzo con Faenza. Si tratta della Riva della Pappona, uno dei simboli del disastro del maggio 2023: qui franò parte della riva e crollò gran parte della scarpata di sostegno alla strada sul sottostante fiume Marzeno.
I numeri comunicati dal sindaco Jader Dardi danno l’idea del grande impegno profuso: "Sono stati impiegati 32.000 metri cubi di ‘terra armata’, ossia impastata con la calce, e sono stati necessari 2.370 viaggi di camion, dell’impresa Gorini Dario srl, carichi di terra per realizzare in poco più di 60 giornate lavorative un’opera necessaria a realizzare la base di appoggio operativa, per poi dare seguito agli interventi necessari a completare i lavori di ricostruzione dell’asse stradale, assegnati dalla Provincia di Forlì-Cesena alla impresa Ambrogetti srl di Verghereto".
Insieme al sindaco di Meldola, Roberto Cavallucci, consigliere provinciale delegato alla viabilità per il territorio di Forli, accompagnato dai tecnici dell’ente è stato eseguito un sopralluogo per un confronto coi rappresentanti delle imprese. "Un’occasione per un aggiornamento – ha spiegato Dardi – sullo sviluppo delle attività del cantiere, che prevede nei prossimi giorni l’idrosemina della scarpata, cui seguiranno i lavori di trivellazione per la realizzazione dei pilastri di sostegno della massicciata stradale che al termine dei lavori assumerà le caratteristiche di un viadotto interrato".
L’ intervento di ricostruzione e messa in sicurezza del tratto provinciale della Riva della Pappona, ha chiarito il sindaco, "terminerà oltre la metà del prossimo anno, garantendo sempre, per tutto il tempo necessario, il transito a senso unico alternato". Purtroppo la realizzazione del ripristino in sicurezza della viabilità ha finora richiesto una tempistica troppo lunga che ha creato enormi disagi alle comunità modiglianesi e tredoziesi e al tessuto economico, con il termine dei lavori previsto dopo oltre tre anni dal disastro e con un costo lievitato a 4 milioni.
Il danno sulla Faentina della Riva della Pappona è purtroppo coinciso con la distruzione anche del ponte di Ca’ Stronchino, sulla strada comunale via Carlo Alberto Dalla Chiesa, da poco interessato dall’intervento di ricostruzione: si tratta delle due strade più importanti per raggiungere il fondovalle.
Giancarlo Aulizio