
Oscura gestione dei biglietti dell’Uefa e prezzi altissimi: in tribuna per la sfida col Psg ci sarà un drappello sparuto di nerazzurri capitanati da Oreste Lugaresi.
Una finale attesissima, ovviamente, anche per l’Inter Club di Forlì – uno dei più frequentati a livello nazionale – quella di domani a Monaco tra i nerazzurri e il Psg. Per Forlì, ma anche per tutta la tifoserie neroazzurra della Romagna, il punto di riferimento quando si parla delle Beneamata è senza dubbio Oreste Lugaresi, classe 1958 e presidente da alcuni decenni del sodalizio che segue l’Inter con una passione contagiosa per tutti.
Con oltre 800 partite viste dal vivo della squadra del cuore, Lugaresi, sottobraccio a babbo Silvano, vide la sua prima finale di Coppa dei Campioni nel 1965 a San Siro, quando un gol di Jair, sotto ad un diluvio, consegnò la seconda ‘Coppa dalle grandi orecchie’ alla squadra del Mago Herrera e del presidente Angelo Moratti.
"Quando si parte per assistere ad una finale di questo livello – ci confessa Lugaresi – le sensazioni si mescolano. Partendo da quella di sentirsi così vicini ad un evento che segnerà per sempre la storia del calcio non solo per la nostra squadra. In ogni caso avvicinarsi ad un evento così, seguito in tutto il mondom è elettrizzante".
"Sarà di certo una partita spettacolare. Affrontiamo una squadra tecnica e veloce che però è meno abituata a frequentare finali di questo livello. Conto molto sull’esperienza dei tanti giocatori di livello internazionale della squadra, molti dei quali abituati a giocare anche con le loro Nazionali", rimarca Lugaresi. Una partita da vivere preparati a grandi emozioni: "Le due partite di semifinale alle quali ho assistito, contro il Barcellona, sono state veramente ricchissime di pathos. In pratica per me è stato come aver superato due elettrocardiogrammi sotto stress. Certo che poi la soddisfazione per la vittoria ha lenito una sofferenza così grande".
Per la finalissima di domani però il sodalizio forlivese ha avuto a disposizione solo undici biglietti: "Purtroppo la distribuzione dei biglietti da parte della Uefa ha lasciato a desiderare. Con noi partiranno una trentina di tifosi che vedranno il match nello schermo gigante allestito nel vecchio Olympiastadion, ma che vorranno comunque esserci. Proibitivo il prezzo in vendita su vari siti internet che propongono un costo che parte dai tremila euro e, in alcuni casi, arriva a cifre con quattro zeri".
A proposito delle finali alle quali ha assistito, Lugaresi aggiunge: "Dopo quella vista a sette anni col Benfica, della quale ho un ricordo sbiadito, ho visto la vittoria a Madrid, nel 2010, siglata dalla doppietta di Milito e la sconfitta (0-1) di sue anni fa col Manchester City ad Istanbul. A questo punto mi auguro che il detto non c’è due senza tre valga sabato sera a Monaco". A proposito di mister Inzaghi, Lugaresi precisa: "Ha dei meriti indiscutibili per aver formato un gruppo cresciuto sotto tutti gli aspetti. Umile e rispettoso con tutti. Il contrario di Conte’". Lugaresi ha assistito anche alla finale del Mondiale per Club vinto dall’Inter ad Abu Dhabi nel 2010 vinto dall’Inter. Solo due i forlivesi presenti in quel match.
L’altro era Alberto Calderoni, capitano storico di sempre del Forlì e appassionatissimo supporter neroazzurro. "Decidemmo di andare negli Emirati Arabi all’ultimo momento – conferma Calderoni – e insieme vincemmo anche quel titolo". Sulla partita di sabato che ’Kalle’ Calderoni vedrà a Monaco assieme alla figlia Margherita, anch’essa tifosissima dei neroazzurri, commenta: "L’inter è arrivata in fondo alla Champions superando Bayern e Barcellona: in pratica due finali. Per lunghi periodi l’Inter ha giocato senza Lautaro, Thuram e Dumfries e ha pagato perdendo il campionato. A mio avviso l’allenatore ha fatto un lavoro eccezionale e merita la conferma. Comunque vada".