Predappio, riapre Condè "La nostra nuova Osteria"

Condello: "Sarà all’insegna della cucina romagnola e dei vini locali"

Predappio, riapre Condè  "La nostra nuova Osteria"

Predappio, riapre Condè "La nostra nuova Osteria"

di Quinto Cappelli

"Il nostro obiettivo è diventare il punto di riferimento dei prodotti enogastronomici della Romagna. Anche per questo tutto il personale è romagnolo". Francesco Condello, titolare dell’azienda agricola Condé sulle colline di Fiumana, annuncia con orgoglio l’apertura della nuova Osteria Condé, dopo sette mesi di chiusura per ristrutturare i locali della ristorazione e dell’accoglienza alberghiera.

Condello, perché il passaggio da ristorante osteria a solo Osteria Condé?

"In primo luogo volevamo rinnovare tutto. Poi, dopo il successo del Sangiovese, ora abbandoniamo la cucina internazionale e puntiamo sulla cucina della Romagna, anzi, ‘Romagna mia’. Infatti, vogliamo raccontare la storia dell’azienda vitivinicola fra le più grandi della Romagna, con 110 ettari di terreni (60 a vigneti, di cui 95% a Sangiovese) e 52 dipendenti, attraverso i piatti e il vino. Vogliamo raccontare i gusti, i sapori e i profumi di una terra antica come quella di Predappio, i cui vini erano già conosciuti fin dal tempo dei romani e la raccolta delle cui uve erano regolamentate dagli statuti medievali".

Le caratteristiche di questa cucina?

"Pasta rigorosamente fatta a mano e tirata col mattarello, da trasformare in tagliatelle, cappelletti, tortelli e strozzapreti al ragù. Grigliata mista con carni solo romagnole. A questo si devono aggiungere alcune ricette estrapolate dall’Artusi. Inoltre, sulle tavole di un’osteria romagnola non può mai mancare un’altra specialità tipica".

Quale?

"La piadina romagnola, sempre fresca di giornata, secondo la tradizione tipica locale".

Che vini proponete?

"Solo vini Condé della casa, fra le sette qualità di Sangiovese: tre vini base, Superiore, Riserva, Cru e Rosé. Siamo orgogliosi di vendere i nostri vini in 42 Paesi del mondo e in tantissime capitali, compresa Parigi".

Quanti in cucina?

"Il personale è formato da 11 esperti di cucina romagnola, a capo dei quali il noto cuoco Flavio Fabbri di Meldola, con una grande esperienza alle spalle".

Quante persone può ospitare?

"Dentro 100 posti, all’aperto da 150 a 200, con vista vigneti, sulle colline, sul borgo e sulla valle del Rabbi".

Quando è aperta l’osteria?

"Per l’estate solo a cena, con chiusura il martedì. D’inverno vedremo. L’accoglienza alberghiera ha superato la crisi, riprendendo a pieno ritmo, come prima del 2019, registrando 10mila presenze l’anno fra ristorazione e albergo, in prevalenza stranieri, che vanno matti anche per la scuola di cucina romagnola settimanale".