Pulizia al rush decisivo C’è la Protezione civile, stop a 5mila volontari

Il Comune ha comunicato ai cittadini di attendere i prossimi giorni. Rispetto a domenica scorsa è previsto l’impiego di grandi mezzi.

Pulizia al rush decisivo  C’è la Protezione civile,  stop a 5mila volontari

Pulizia al rush decisivo C’è la Protezione civile, stop a 5mila volontari

"Non andare dove non c’è bisogno". Comincia con questa frase la mail che ieri hanno ricevuto migliaia di cittadini – forlivesi e non solo – che si sono registrati sul portale ‘Volontari Sos’, con il quale normalmente viene coordinato l’afflusso di persone zona per zona. Nello scorso weekend, in particolare una settimana fa, il fenomeno fu di proporzioni impressionanti, con tantissima gente in strada armata di pale, stivali e sorrisi.

Telegram è un’applicazione di messaggistica gratuita per i telefonini che, rispetto al più popolare Whatsapp, gestisce un numero ancora maggiore di partecipanti: sono infatti oltre 5mila coloro che, da zero, si sono iscritti in un gruppo che raduna volontari forlivesi e anche da fuori regione. Lì lo stop è arrivato già venerdì sera: "Il Comune di Forlì – ha scritto uno dei coordinatori – ci chiede di limitare gli interventi sul campo. Resteremo qui, in attesa, sapendo che tornerà il momento in cui verremo chiamati, ancora una volta, ad aiutare chi ne ha bisogno. Staremo fermi per poter correre ancora più forti quando saremo chiamati a farlo". Rispetto agli appelli drastici lanciati a Ravenna e Cesena, Forlì ha finito per usare parole più dolci (giovedì, con una nota ufficiale, il Comune parlava di un "coordinamento rafforzato"), nella consapevolezza che c’è ancora molto da fare. Sì, ma non oggi.

Dietro la frenata, c’è in realtà una buona notizia. Che ai 5mila volontari è stata comunicata così: "È arrivato un nuovo momento, molto importante. A partire da sabato infatti, un numero ingente di grandi mezzi opereranno nelle strade per provare ad aggiustare e sistemare questa città così danneggiata". Questa comunicazione trova conferme da fonti del Comune di Forlì: da qualche giorno in città è in campo la Protezione civile nazionale (benché arrivata quasi una settimana dopo l’alluvione) che opera con potenti mezzi: ‘ragni’ (bracci meccanici che servono a sollevare oggetti, per esempio i rifiuti), ruspe, bobcat, bulldozer. Da questo momento in poi, inizia una nuova fase della gestione dell’emergenza: quella con un maggior dispendio di energie anche tecnologiche per poter liberare più rapidamente le strade dal fango e perfino dagli oggetti alluvionati.

Per i volontari diventa una questione di sicurezza e anche di incolumità personale: difficile operare con grandi mezzi nei dintorni. E per gli stessi uomini della Protezione civile (ieri sono arrivati altri strumenti e macchinari dalla Protezione civile) si procede con maggior libertà di movimento. "Ma va detto – ripetono più volte in Comune – che i volontari sono stati preziosissimi fin dalle prime ore dell’emergenza". Come domenica scorsa, sarà una giornata importante. Solo in modo diverso.

Marco Bilancioni