REDAZIONE FORLÌ

Reddito di cittadinanza, al via i ’progetti utili’

I beneficiari sono chiamati a partecipare a iniziative di interesse per l’intera comunità

Il reddito di cittadinanza prevede per coloro che ne beneficiano la sottoscrizione di un patto per il lavoro e la partecipazione a progetti utili alla collettività (i cosiddetti Puc) in ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni. Nei giorni scorsi il Movimento 5 Stelle aveva criticato il ritardo del Comune di Forlì nell’avviare tali progetti; ora l’amministrazione rende noto che partiranno anche in città.

"I Puc – spiega l’assessore al welfare Rosaria Tassinari – sono da intendersi come attività di restituzione sociale per coloro che ricevono il reddito di cittadinanza e rappresentano un’occasione di inclusione, arricchimento e di crescita non solo per i beneficiari di questo sostegno economico, ma anche per la collettività". Ogni cittadino beneficiario del reddito di cittadinanza è tenuto ad un impegno di almeno 8 ore settimanali e fino ad un massimo di 16 ore settimanali, a seguito di accordo tra le parti.

Le attività previste dai Puc riguarderanno gli ambiti sociale, culturale, artistico, ambientale, formativo, tutela dei beni comuni; altre attività di interesse generale tra le quali l’organizzazione di attività turistiche, la cooperazione allo sviluppo, l’agricoltura sociale, la protezione civile e la promozione della cultura della legalità. Saranno 134 i Puc personalizzati che saranno messi a punto. A causare il ritardo dell’iter è stato il Covid-19. "Al fine di promuovere un coinvolgimento più ampio della società civile e della comunità locale – conclude la Tassinari – all’interno dei Puc potrà essere prevista la presenza di persone volontarie non beneficiarie di reddito di cittadinanza a partire da quei cittadini volontari – per esempio i lavoratori socialmente utili – che a diverso titolo già collaborano con il Comune nell’ambito delle attività che oggi divengono oggetto dei Puc e che potranno ricevere un rimborso spese non superiore a 150 euro mensili nonché godere di eventuali benefit da parte del Comune". Un esempio? L’abbonamento gratuito dell’autobus.