Ridracoli, tracima la diga "Buon punto di partenza"

Spettacolare cascata dopo che è stato raggiunto, ieri mattina, il livello di sfioro. Bernabé: "Sistema idrico in sicurezza con il ripetersi dell’evento a marzo-aprile"

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di Oscar Bandini

La tanto attesa tracimazione della diga di Ridracoli si è verificata ieri mattina, poco prima delle 8. Le acque del lago hanno raggiunto la quota di sfioro posta a 557,30 metri sul livello del mare e hanno iniziato a scendere lungo il muro di cemento armato alto 103,5 metri prima flebilmente e via via sempre più copiosamente creando una spettacolare cascata d’acqua che irrompe sul Bidente di Ridracoli lambendo il nucleo del Mulino di sotto. "Poco dopo le 10 – precisa il presidente di Romagna Acque – Società delle Fonti Tonino Bernabè – l’acqua aveva raggiunto i 557,36 m e in soli 10 ore il livello del lago è aumentato di quasi mezzo metro. Le piogge, unite allo scioglimento delle nevi che ricoprono l’Appennino, a causa dell’innalzamento delle temperature, hanno accelerato negli ultimi giorni la crescita del livello del lago fino alla tracimazione. In questo momento non preleviamo acqua dalla gronda principale ma solo dai tributari del Bidente delle Celle, di Campigna, del Fiumicello e di Rio Bacine".

Infatti mentre la diga tracimava e a Ridracoli continuava a piovere, in Campigna stava nevicando e la colonnina di mercurio aveva raggiunto lo 0 termico. Oltre all’acqua, Ridracoli offre anche energia pulita attraverso la centrale Enel Power di Isola-Capaccio.

"Ridracoli produce al massimo con l’invio alla centrale di 3500 litrisecondo – aggiunge Bernabè – così come è massima la produzione di energia elettrica alla centrale Enel di Isola con 7 megawatt. Dei 3.500 litrisecondo, 2.300 vengono inviati al potabilizzatore di Capaccio e il resto viene rilasciato sul fiume Bidente che è ricco d’acqua da diverse settimane. Ovviamente questa tracimazione rappresenta un bel punto di partenza, ma saranno quelle di marzo-aprile a mettere in completa sicurezza il sistema idrico romagnolo. Un anno fa, il 23 gennaio 2020, nelladiga c’erano 3 milioni di metri cubi d’acqua in meno rispetto ad oggi e il livello era più basso di 3 metri. La tracimazione è uno spettacolo sempre affascinate come dimostra l’interesse di tanti che la fotografano e condividono le foto sui social. Rispetto al 2019, quando la diga tracimò il 22 dicembre nel giorno del solstizio d’inverno, siamo in ritardo di un mese, ma nei giorni che precedono il Natale i nostri strumenti hanno registrato che la diga ha tracimato nel 1992 il 12 dicembre, nel 1996 il 26, nel 2002 e 2005 il 27, mentre nel 2010 proprio il giorno di Natale. Purtroppo causa Covid – conclude Bernabè – difficilmente potremo aprire gli ingressi per le visite".