Robot chirurgico. In un anno 350 interventi: sono aumentati del 12%

Il Pierantoni-Morgagni è stato il primo ospedale a utilizzarlo in Romagna e, grazie al ‘Da Vinci XI’, è nella ‘top 40’ in Italia per numero di operazioni.

Robot chirurgico. In un anno 350 interventi: sono aumentati del 12%

Robot chirurgico. In un anno 350 interventi: sono aumentati del 12%

Forlì, 26 febbraio 2024 – Quella di venire operati da bisturi impugnati da una macchina non è un’eventualità troppo remota al Morgagni-Pierantoni, dove nel 2023 sono stati ben 357 gli interventi effettuati grazie al robot chirurgico ‘Da Vinci XI’, la quarta generazione di chirurgia robotica mininvasiva robot-assistita acquisita dalla struttura forlivese nel 2022.

Di questi interventi (aumentati del 12% rispetto al 2022), 140 sono stati effettuati all’ospedale di Forlì dall’Urologia (104 sono prostatectomie), 135 dalla Chirurgia generale (di cui 67 per neoplasie del tratto gastro-enterico e epato-pancreatico), 45 dalla Otorinolaringoiatria (di cui 16 per neoplasie e 16 per apnee ostruttive del sonno), 19 dalla Chirurgia Toracica (prevalentemente per neoplasie polmonari); 18 dalla Ginecologia (prevalentemente isterectomie) e nel 2023 è anche iniziato il programma di duodeno-cefalopancreasectomie robotiche.

L’attività robotica presso l’ospedale di Forlì è iniziata nel 2007, ben 17 anni fa, grazie a una generosa donazione della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì: fu il primo robot chirurgico ad entrare in attività in Emilia-Romagna. Nel 2012 la stessa Fondazione ne ha poi donato un secondo modello più avanzato. Attualmente al Morgagni-Pierantoni i chirurghi formati per utilizzare la chirurgia robotica nelle varie discipline coinvolte sono complessivamente una quindicina.

"Delle 180 piattaforme robotiche installate in Italia – spiega Giorgio Ercolani, direttore del dipartimento chirurgico di Forlì e professore ordinario di chirurgia all’Università di Bologna – quello dell’ospedale di Forlì è tra i 40 centri che superano i 350 interventi annui". Un’elite nella quale rientra solo il 25% degli ospedali italiani. "Il Da Vinci XI è stato acquisito dall’Ausl – riprende Ercolani – ed è sviluppato sul concetto della ‘Immersive Intuitive Interface’, l’unico sistema robotico che permette una reale visione tridimensionale del campo operatorio".

Ma quali sono i vantaggi di farsi operare da un robot? "Sicuramente – continua Ercolani – il minor dolore post-operatorio, la ripresa più rapida della normale attività, la riduzione dei tempi di ospedalizzazione, piccole incisioni con migliori risultati estetici e minore necessità di trasfusioni". "È motivo di particolare soddisfazione – conclude il dottor Giorgio Martelli, direttore del presidio ospedaliero di Forlì – poter assicurare competenze professionali e tecnologie innovative che garantiscono i migliori standard esistenti. Va rilevato che nel corso del 2023 tale programma è stato avviato anche negli ospedali di Cesena e Rimini e che l’Ausl Romagna ha istituito un gruppo di monitoraggio ad hoc".